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I sindaci dell'Alto Jonio vogliono incontrare Cotticelli

TREBISACCE - I sindaci dell’Alto Ionio, riunitisi a Trebisacce, hanno chiesto un incontro urgente al commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario, Cotticelli, per affrontare i problemi del settore e avere risposte concrete. All’incontro, svoltosi nel municipio di Trebisacce e richiesto dal sindaco Franco Mundo, hanno partecipato i primi cittadini di Albidona, Alessandria del Carretto, Amendolara, Canna, Castroregio, Francavilla, Nocara, Rocca Imperiale, Plataci, Oriolo, Villapiana e i delegati dei comuni di Roseto Capo Spulico e San Lorenzo Bellizzi. Il sindaco di Trebisacce, aprendo i lavori, è scritto in una nota, «ha disegnato un quadro preciso delle gravi, e sotto alcuni punti di vista grottesche, condizioni in cui versa la sanità dell’Alto Ionio: dalle difficoltà nel reperimento dei medici per potenziare e rendere costantemente attivo il Pronto soccorso di Trebisacce e per completare la trasformazione del reparto di lunga degenza in reparto di Medicina, alla carenza dei medici specialisti ambulatoriali, prescindendo dall’inerzia dei politici e degli organi ministeriali nel dare attuazione alla sentenza del Consiglio di Stato che ha sancito la riapertura dell’Ospedale Chidichimo. Senza dimenticare la scarsa attenzione per le dinamiche sanitarie dei paesi montani, spesso abbandonati a sé stessi, senza continuità assistenziale, e le difficoltà che sta vivendo il Servizio del 118. Il sindaco di Trebisacce ha inoltre stigmatizzato gli incomprensibili e ingiustificabili ritardi nell’indire la gara d’appalto per le sale operatorie dell’Ospedale di Trebisacce, sebbene sia stato approvato da più tempo il relativo progetto definitivo. Dinamiche - prosegue la nota - diventate più complicate col nuovo Decreto Sanità Calabria, che ha reso ancora più ingarbugliata e di difficile gestione la sanità in Calabria, rendendo difficile proporre interventi e bloccando ogni iniziativa o attività». «La misura è colma - ha sostenuto Mundo -. Come sindaci siamo costantemente chiamati a dare risposte concrete ai cittadini. Un territorio immobilizzato, costantemente depauperato dei servizi e strutture, come il nostro, è un territorio che si vuole fare morire, come se ci fosse un progetto finalizzato a renderci sempre più poveri e sempre più isolati. Un territorio che non può garantire servizi sanitari indispensabili è un territorio che si spegne sotto il profilo turistico, economico e del welfare. Non smetteremo mai di lottare per contrastare questo atteggiamento. Perciò, insieme ai sindaci del territorio, col sostegno anche della realtà Commissariale di Cassano allo Ionio e del sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, abbiamo richiesto un incontro con il Commissario ad Acta, dal quale pretendiamo risposte concrete e fattive. É impossibile accettare che dei mille problemi della nostra sanità, nessuno possa essere risolto».  

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