Guccione (Pd) sul caso Cosenza: Non garantita la sicurezza dei pazienti
COSENZA - «Presidi ospedalieri non a norma. Finanziamenti richiesti dall’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza per effettuare lavori urgenti alle strutture che non sono stati erogati. Emerge un quadro drammatico per quanto riguarda l’adeguamento statico e la verifica sismica delle strutture sanitarie di proprietà dell’Asp di Cosenza. Ma ad oggi né l’ufficio del commissario per il Piano di rientro né il Dipartimento tutela della salute della Regione Calabria hanno inteso predisporre le risorse necessarie per il corretto funzionamento di queste strutture e la sicurezza dei pazienti». Lo afferma il consigliere regionale Carlo Guccione, che in una lettera inviata al ministro della Salute Roberto Speranza, al commissario Saverio Cotticelli e al Dipartimento tutela della salute, politiche sanitarie della Regione ha elencato «le varie criticità scritte nero su bianco all’interno della delibera dell’Asp di Cosenza, numero 1731 del 31 ottobre 2018». «Il capitolo 'Programmazione del fabbisogno triennale aziendale - Interventi in sanità ex art 20 legge 67/88' - afferma Guccione - veniva redatto in base agli esiti di una serie di sopralluoghi effettuati da tecnici dell’Asp di Cosenza e consulenti tecnici investiti con incarico professionale sulle strutture sanitarie citate nel Dca 64/16 (Riorganizzazione delle reti assistenziali) nonché su altre strutture territoriali presenti di proprietà dell’Asp. Particolare attenzione è stata rivolta alla messa in sicurezza dei Presidi ospedalieri di San Giovanni in Fiore, Acri, Rossano-Corigliano, Castrovillari, Paola-Cetraro, Trebisacce, Praia a Mare. Dai sopralluoghi effettuati è emersa una vera e propria emergenza sanitaria e di degrado edilizio - molte tra l’altro presentano un sistema antincendio non a norma - che non consente il corretto funzionamento delle strutture atte a garantire il diritto alla salute dei cittadini e le cure per l’utenza proveniente da tutto il comprensorio provinciale. L’Asp di Cosenza ha effettuato un calcolo sommario dei lavori necessari e dei costi per ovviare a tali criticità con riferimento alla tipologia degli interventi in base ai presidi ospedalieri. Per molte strutture strategiche, invece, non si è a conoscenza se siano a norma rispetto a possibili calamità naturali. Da parte dell’Azienda sanitaria provinciale è stata richiesta una relativa stima dei costi (per quanto riguarda la sola verifica sismica) con richiesta di finanziamento». «Vista la gravità della situazione emersa dopo i sopralluoghi effettuati dai tecnici - dice ancora Guccione - l’Asp, oltre a evidenziare tutte le anomalie all’interno della delibera, ha stilato una nota di richiesta finanziamento in cui si evince con molta chiarezza la criticità e la pericolosità delle strutture ospedaliere e sanitarie di competenza dell’Asp di Cosenza. Come mai ancora non sono state erogate le risorse necessarie per effettuare i lavori urgenti, le verifiche statiche e sismiche, facendo venire meno i requisiti organizzativi, tecnologici e strutturali per le strutture pubbliche in materia sanitaria, in base alla legge regionale 24 del 18 luglio 2008?». Carlo Guccione rivolge infine un appello «agli enti competenti», invitandoli «ognuno per le proprie competenze, a mettere in atto tutto quello che è necessario per non protrarre ancora per molto questa grave situazione, che mette a rischio la salute dei calabresi».