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Ambulanze, scontro tra il sindaco di Reggio e FI

  • Immagine del redattore: Uneba Calabria
    Uneba Calabria
  • 30 lug
  • Tempo di lettura: 2 min
Giuseppe Falcomatà
Giuseppe Falcomatà

REGGIO CALABRIA – La riorganizzazione del servizio di emergenza-urgenza 118 in Calabria continua ad essere terreno di forte scontro politico tra maggioranza e opposizione. Al centro del dibattito, le dichiarazioni del sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, che ha criticato duramente la riforma voluta dal presidente della Regione e commissario alla sanità Roberto Occhiuto, definendola «inadeguata per le reali esigenze della Calabria». «Traslare in Calabria modelli di altre regioni equivale a non conoscere le necessità dei territori o peggio, all’incapacità di decifrare le priorità dei cittadini» ha dichiarato Falcomatà in una nota, riferendosi in particolare alla centralizzazione del servizio. «Centralizzare la gestione del 118, rievocando un sistema che in Lombardia non soffre certo di mancanza di collegamenti viari e infrastrutture, rappresenta l’ennesimo colpo alla sanità calabrese, già duramente provata da politiche che hanno azzerato la medicina di prossimità». Il primo cittadino reggino ha evidenziato che «l’allungamento dei tempi di intervento delle ambulanze è uno dei profili di criticità più evidenti» e ha denunciato la carenza di personale e la mancanza di medici a bordo, che «ha già portato a tragici epiloghi come quello di Serafino Congi». Falcomatà ha poi invocato un cambio di rotta: «Da Occhiuto ci aspettiamo una scelta di coraggio e responsabilità. Ritorni sui suoi passi e indirizzi il servizio 118 secondo una logica di microaree territoriali, per una rete più funzionale e rispondente alle vere emergenze dei cittadini». Ma la replica non si è fatta attendere. Con una nota congiunta, i consiglieri comunali di Forza Italia di Reggio Calabria – Milia, Maiolino, Vizzari e Zimbalatti – hanno definito le dichiarazioni del sindaco «ridicole e strumentali». «Il sindaco che trasforma in cenere tutto ciò che tocca e che ha portato Reggio all’ultima posizione nella classifica della qualità della vita vuole ora far danni anche nella sanità» attaccano gli esponenti azzurri. «Falcomatà non si smentisce mai per approssimazione, pressapochismo e inconsistenza delle sue posizioni». Per Forza Italia, le critiche del sindaco si basano su «una nostalgia malata per un accrocco obsoleto e disconnesso costruito dal centrosinistra, dove le centrali del 118 erano isolate, gli operatori senza connessione internet e il caos regnava sovrano». «I dati del Ministero della Salute – spiegano – dimostrano il contrario di quanto sostiene Falcomatà: l’indicatore di allarme target è sceso da 31 a 24,5 minuti tra il 2021 e il 2024. Le ambulanze di base sono passate da 11 a 30, le postazioni da 54 a 73, con 15 ambulanze in più. L’elisoccorso ha aumentato le ore di volo da 1.000 a oltre 1.600, con 26 elisuperfici abilitate al volo notturno, prima quasi assenti». «Questi risultati dimostrano un cambiamento evidente e concreto rispetto alle macerie lasciate dalla sinistra» concludono i consiglieri.

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