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Appello della Rete reumatologica al commissario



CATANZARO - «La Regione e il commissario alla sanità Guido Longo la smettano di ignorare l’esistenza della Rete reumatologica integrata ospedale-territorio Hub/Spoke, approvata nel 2017 e mai attuata e pubblichino al più presto i Piani diagnostico terapeutici assistenziali (Pdta) per le patologie reumatiche quali artrite reumatoide, sclerosi sistemica, osteoporosi e spondiloartriti, redatti nel 2018 e mai approntati». A richiederlo, in una nota a firma congiunta, sono

Apmarr Aps, Lega italiana sclerosi sistemica Aps,

Cittadinanzattiva Aps, Associazione Calabria malati reumatici, Associazione italiana sindrome fibromialgica – Aisf, Associazione Calma (Calabria malati autoimmuni) e Simba - Associazione Italiana sindrome di Behcet e Behcet like, che ricordano che «le patologie reumatologiche e rare rappresentano la prima causa di dolore e disabilità in Europa e in Italia sono oltre 5 milioni (il 10% della popolazione) le persone con malattie reumatologiche e rare, di cui circa 700 mila con patologie severe che ne compromettono fortemente la qualità della vita».

"In Calabria - sostengono nella nota le sette associazioni – la situazione delle persone affette da patologie reumatologiche e rare è drammatica ed è ulteriormente peggiorata in quest’ultimo anno con il dilagare della pandemia, noi non siamo malati di serie B. Se esistono già da anni atti ufficiali, approvati e deliberati dalla Regione, sul tema della tutela del diritto alla cura per le persone con patologie reumatologiche e rare bisogna tenerne conto e attuarli, senza ulteriori ritardi».

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