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Autismo, Anmic Riabilitazione al 30esimo congresso Sinpia


 




CROTONE – Rosa Vartellini e Laura Turriziani, rispettivamente psicologa analista del comportamento e neuropsichiatra Infantile del Centro Anmic Riabilitazione di San Giovanni in Fiore, insieme alla dottoressa Francesca Cucinotta dell’Irccs Centro Neurolesi “Bonino-Pulejo” di Messina, hanno presentato al 30° Congresso nazionale della Simpia (Società italiana di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza) uno studio innovativo sull’efficacia del Picture Exchange Communication System (Pecs) nella comunicazione e nel linguaggio di soggetti autistici con capacità vocali limitate. Il lavoro, intitolato “Efficacia del sistema Pecs su comunicazione e linguaggio in soggetti con autismo: applicazione e generalizzazione”, ha coinvolto un campione di bambini con autismo non vocali. Lo studio ha avuto come obiettivo principale la valutazione del miglioramento delle abilità comunicative, e secondariamente la generalizzazione e il mantenimento delle competenze acquisite anche fuori dal contesto terapeutico. Condotto nell’arco di 12 mesi, lo studio ha dimostrato che tutti i partecipanti hanno acquisito le prime due fasi del Pecs, con alcuni che hanno raggiunto livelli più avanzati, e circa il 35% dei bambini ha iniziato a vocalizzare, un risultato significativo. Il Pecs si è confermato un sistema efficace non solo per facilitare la comunicazione di bisogni primari, ma anche per ridurre comportamenti inappropriati nei soggetti con disturbi del neurosviluppo. Anmic Riabilitazione, attraverso le sue strutture di Crotone e San Giovanni in Fiore, si sta dedicando con particolare attenzione alla ricerca e allo sviluppo nell’ambito del neurosviluppo. La selezione di questo studio da parte della Sinpia testimonia l’impegno e la qualità dei lavori svolti nel campo della Comunicazione aumentativa alternativa (Caa), con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie. Vartellini sottolinea l’importanza del Pecs come strumento che accelera l’apprendimento simbolico e promuove l’indipendenza nei bambini, permettendo loro di accedere a una comunicazione più funzionale. Questo studio, condotto in collaborazione con l’Irccs Centro Neurolesi “Bonino-Pulejo”, rappresenta un passo avanti nella ricerca sull’utilizzo di strumenti di Comunicazione aumentativa alternativa (Caa) in contesti terapeutici.

 

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