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Betania, la Cgil esprime forte preoccupazione per la revoca dell'accreditamento


 




CATANZARO – «La decisione del Commissario ad acta, Roberto Occhiuto, di rigettare la richiesta di rinnovo dell'accreditamento per la struttura “Riabilitazione Estensiva Extraospedaliera” a Catanzaro, attualmente gestita dalla società Karol Betania Strutture Sanitarie S.r.l, rappresenta non solo un danno per i pazienti, ma un duro colpo al contesto socio economico in cui questa realtà opera da decenni, mettendo a rischio il futuro dei lavoratori della struttura e delle loro famiglie». È quanto affermano il segretario generale della Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, Enzo Scalese, e il segretario generale della Fp Cgil Area Vasta Franco Grillo, che esprimono seria preoccupazione in merito al provvedimento che porta alla revoca dell’accreditamento dopo la valutazione dell'Organismo Tecnicamente Accreditante dei requisiti organizzativi minimi, in particolare la carenza nella dotazione di personale. «Questa decisione – sottolineano Scalese e Grillo – rischia di avere conseguenze gravi per il territorio del capoluogo, privandolo di 136 posti letto fondamentali per la riabilitazione, in un momento in cui la domanda di assistenza sanitaria è in costante aumento. Ci troviamo di fronte all’ennesimo colpo inferto al diritto alla salute, che sembra sempre più compromesso. Questo scenario – proseguono Scalese e Grillo – rischia di aggravare ulteriormente il quadro della sanità locale, in particolare per quei pazienti, spesso non autosufficienti, che si vedrebbero privati dell'assistenza essenziale. Ma quello che ci preme segnalare è che come organizzazione sindacale non siamo mai stati interessati dalla proprietà in merito alle criticità relative alla carenza di personale. Aspetto questo che sicuramente avremo modo di affrontare nell’assemblea in programma per la giornata di oggi». «Karol Betania è non solo un presidio sanitario fondamentale, ma anche un importante punto di riferimento per l'economia e il tessuto sociale della città – aggiungono Scalese e Grillo –. Siamo vicini ai dipendenti, ai pazienti e alle loro famiglie, e faremo tutto il possibile per sostenere la difesa di servizi sanitari di qualità e la tutela dei lavoratori coinvolti». La Cgil Area Vasta e la Fp Area Vasta, quindi, chiedono «un riesame della decisione e invita tutte le istituzioni competenti a intervenire per scongiurare ulteriori disagi ai cittadini e al personale sanitario, garantendo il diritto alle cure e il mantenimento di strutture essenziali per la comunità».

 

 

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