Cardiologia, a Cosenza impiantata valvola aortica senza bisturi
- Uneba Calabria
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COSENZA - Una partnership virtuosa tra l'ospedale dell'Annunziata di Cosenza e il Grande ospedale metropolitano (Gom) di Reggio Calabria, su proposta dell'Università della Calabria, consente di potenziare le cure per i pazienti cardiopatici. Per la prima volta, a Cosenza, sono stati effettuati con successo i primi interventi con la tecnica di impianto denominata Tavi (Transcatheter Aortic Valve Implantation), una procedura mininvasiva di cardiologia interventistica che consente di sostituire la valvola aortica danneggiata con una protesi cardiaca. L'arrivo del cardiologo Ciro Indolfi, grande esperto sulla Tavi che da pochi mesi è entrato all'Unical come professore straordinario, si legge in una nota «è stato l'elemento chiave che ha portato all'idea di creare una rete tra i due ospedali calabresi, ricevendo supporto e piena disponibilità dai vertici dei due Hub, Vitaliano De Salazar e Tiziana Frittelli, che ha confermato il sostegno alla collaborazione avviata dal predecessore Gianluigi Scaffidi. La convenzione prevede la presenza, durante gli interventi Tavi all'Annunziata, di un'équipe altamente qualificata del Gom di Reggio Calabria, composta da cardiochirurghi, perfusionisti e strumentisti, guidata dal primario della Cardiochirurgia reggina, Pasquale Antonio Fratto. Del team fanno parte, oltre agli stessi Indolfi e Fratto, i primari Antonio Curcio e Francesco Greco, nonché Alberto Polimeni e Federico Battista. Il rettore dell'Unical e il Direttore generale dell'Annunziata hanno lavorato in sinergia per conseguire questo importante risultato, trovando pieno supporto nel Commissario del Gom, e mostrando il comune impegno dell'Università e dell'Azienda ospedaliera per lo sviluppo della sanita' pubblica". Nicola Leone ha dichiarato: «L'Unical sta offrendo il suo contributo per migliorare, passo dopo passo, l'assistenza sanitaria in Calabria. Questa iniziativa rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra università e sanità pubblica, con l'obiettivo di portare innovazione e garantire la possibilità di cura direttamente sul nostro territorio. Vogliamo contribuire a ridurre i “viaggi della speranza” dell'emigrazione sanitaria, facendo sì che sempre più calabresi possano curarsi adeguatamente a casa loro. Ringrazio sentitamente i commissari Frittelli e Scaffidi del Gom, che hanno collaborato attivamente con De Salazar dell'Annunziata, mettendo a disposizione l'eccellente équipe cardiochirurgica guidata da Fratto. Ritengo che fare rete possa condurre a grandi risultati nella sanità, e auspico che ciò avvenga sempre più nella nostra regione».
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