Catanzaro, l’assemblea dell’Ordine dei medici
CATANZARO – Un momento di socialità e condivisione, nel nome dei valori e dei principi condivisi su cui si poggia la professione, cogliendo l’occasione anche di rivivere nella memoria e nel ricordo coloro che ci hanno lasciato in questi due anni, alcuni di loro falcidiati dal Covid. L’Assemblea ordinaria annuale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Catanzaro – convocata dal presidente Vincenzo Antonio Ciconte - che si è nel teatro Politeama di Catanzaro è stata una occasione speciale, ha rappresentato quindi un’occasione speciale, soprattutto per premiare i medici che hanno conseguito i 45 anni di iscrizione e per consegnare la pergamena con il giuramento di Ippocrate ed il Codice deontologico, ai neo laureati.
Nell’apertura dei lavori, il presidente Ciconte ha relazionato in merito all’attività svolta, presentando bilancio consuntivo 2023, per poi passare la parola al tesoriere, il dottor Lino Puzzonia, e quindi al presidente del Collegio dei Revisori, la dottoressa Marianna Mauro che ha comunicato il parere positivo dell’organo contabile. Il documento è stato, quindi, approvato all’unanimità.
«Gli ultimi due anni hanno messo in risalto tutte le debolezze e le imperfezioni del sistema sanitario, ma, a mio avviso, i medici sono coloro i quali hanno dimostrato, se ancora ce ne fosse bisogno, tutta la loro professionalità, abnegazione e umanità – ha esordito il presidente Ciconte -. Infatti in tutti i settori, dagli ospedalieri ai medici di Medicina Generale, dagli operatori del 118 agli specialisti ambulatoriali, dagli specializzandi ai medici di continuità assistenziale, dai medici delle Rsa a quelli dell’ospedalità privata, tutti si sono prodigati non solo a salvare vite umane ma anche a far fronte alle inadeguatezze organizzative ormai strutturali. Tutto ciò ha comportato un prezzo altissimo: infatti, soprattutto nella prima ondata pandemica, molti medici e sanitari hanno perso la vita, svolgendo il loro compito nei rispettivi posti di lavoro. È impossibile, come dico sempre, riformare la Sanità senza la collaborazione dei medici, e la pandemia ha messo in evidenza quanto la professione sia strategica nella nostra società e il tema della salute fondamentale nell’Agenda del precedente come del nuovo Governo. La nuova assistenza sanitaria va incentrata sui professionisti, che vanno formati non solo singolarmente ma anche in equipe, sviluppando le competenze manageriali, utilizzando nuove tecnologie, rafforzando le reti ospedaliere e le strutture di prossimità anche per superare le differenze e i divari nelle diverse aree del Paese – sottolinea il presidente nella sua relazione -. La speranza allora è di riuscire a sfruttare al meglio le ingenti risorse europee del Piano nazionale ripresa resilienza per, almeno, mitigare le disparità territoriali nel fornire servizi relativi alla prevenzione e assistenza; permettere l’integrazione tra ambiti ospedalieri, territoriali e sociali; ridurre le liste d’attesa; migliorare le sinergie per affrontare le emergenze climatiche, ambientali e sanitarie. Le risorse sono infatti destinate alle reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale, l’innovazione, la ricerca e digitalizzazione del SSN. Infine c’è uno sforzo importante in termini economici per migliorare le infrastrutture, potenziare le tecnologie, e favorire lo sviluppo di competenze tecnico-professionali, digitali e manageriali del personale. In quest’ottica è ormai improcrastinabile la costituzione dell’Azienda Unica nell’Area centrale della Calabria, tra Azienda “Pugliese-Ciaccio” e Policlinico Materdomini, che finalmente sembra sia arrivata ad uno snodo conclusivo. Il nuovo Governo regionale finora ha messo a punto un programma che rispecchia in gran parte il nostro pensiero più volte ribadito negli anni – sostiene ancora il presidente dell’Ordine dei medici di Catanzaro - Infatti la nuova Azienda “Dulbecco”, non solo in termini di posti letto, ma anche nel rispetto delle eccellenze presenti in ambedue i presidi, porterebbe vantaggi enormi in termini di salute e benessere per i cittadini di tutta la Regione. Le rispettive mission, primariamente formazione e ricerca per l’Università, prevalentemente assistenza per l’Ospedale, potrebbe garantire un connubio armonico vincente sia per la cura che per la ricerca e formazione. Infine è fondamentale la pari dignità tra le due realtà accompagnata da un sereno confronto, perché solo con il dialogo si possono ottenere risultati condivisi. La pandemia – ha detto ancora il presidente Ciconte - ha determinato profondi cambiamenti nella società e, ovviamente la nostra professione è stata drammaticamente coinvolta. Siamo convinti quindi che a noi medici spetta il compito di riflettere sulla professione per affrontare nuovi scenari e sfide per il futuro. Essere medico comporta preparazione scientifica, esperienza e aggiornamento costante in rapporto ai progressi della medicina. Non dimentichiamo che l’Ict, la telemedicina, l’intelligenza artificiale, pur fondamentali per aiutarci nei processi decisionali devono essere strumento della professione medica e non governo della stessa, considerato che il lavoro del medico è tipicamente intellettuale. Inoltre il futuro ci riserva il confronto costante con la medicina di genere, di precisione e personalizzata. Dobbiamo ripartire, ricostruire il nostro SSN sui principi che ne hanno ispirato la nascita: universalità, equità e uguaglianza – dice ancora Ciconte -. Tali principi coincidono con i caposaldi del nostro Codice di Deontologia Medica: umanità, solidarietà, sussidiarietà, tutela della salute individuale e collettiva, senza discriminazione alcuna, attuata attraverso la salvaguardia della dignità, decoro, indipendenza e qualità della professione. E voglio ricordare a voi giovani che il codice deontologico rappresenta il punto di riferimento più alto della nostra professione. A tal proposito devo dirvi che è in corso una revisione del Codice stesso per renderlo sempre attuale in relazione ai cambiamenti della società, che definisca la professione delineandone i contorni e chiarisca il ruolo del medico. la Deontologia si esplica nel rispetto della dignità professionale, intesa come indipendenza intellettuale e libertà scientifica, valori che pur comuni a tutte le professioni, raggiungono la più alta espressione in quella medica, essendo a questa affidata la salute dell’uomo, nell’amplissima sfera di influenza rappresentata dal benessere sia fisico che psichico. Il rispetto per la vita e la dignità del paziente costituiscono indiscutibili linee guida di comportamento alle quali il medico non può sottrarsi. Tali convinzioni ci spingono ad agire quotidianamente in difesa dei principi di giustizia, equità, solidarietà e umanità», ha concluso il presidente Ciconte.
A portare il proprio saluto anche Salvatore De Filippo, presidente della Commissione Albo Odontoiatri che ha sottolineato come tutta l’azione della categoria “è finalizzata a garantire un futuro della professione mantenendo sempre la salda centralità del paziente”.
Di seguito i nomi dei medici che hanno conseguito i 45 anni di iscrizione premiati: Giuseppe Adamo, Maria Carmina Affinita, Signorino Aidala, Antonio Maria Andricciola, Vincenzo Mario Arcuri, Fausto Bagnato, Giuseppe Barillaro, Sebastiano Barresi, Paolo Tommaso Battaglia, Giancarlo Bellieni, Teresa Bertucci, Antonio Gaetano Caiazza, Salvatore Antonio Canepa, Umberto Cannistrà, Elisa Caputo, Angelo Bruno Carchidi, Aldo Cardamone, Giuseppe Casadonte, Claudio Ceccotti, Antonio Celi, Maria Giovanna Civitelli, Caterina Consarino, Lorenzo Coppolino, Gregorio Corasaniti, Nicola Cozza, Peppino Antonio Cristiano, Brunello Cristofaro, Raffaele Antonio D'Antona, Riccardo De Carlo, Lelio De Lellis, Francesco De Santis, Luigi De Sarro, Sabatino Di Filippo, Salvatore Ferragina, Domenico Franconeri, Giuseppe Guido Gabriele, Armando Gaetano, Onofrio Mario Galati, Andrea Gallelli, Giovanni Galuppo, Nicola Garcea, Rodolfo Garieri, Alfredo Gatto, Gioacchino Giannini, Francesco Grande, Angelo Raffaele Grandinetti, Francesco Grandinetti, Raffaele Guarany, Agazio Guido, Pasquale Iuliano, Roberto Lagani, Vincenzo Larussa, Rosa Anna Maria Leone, Gianfranco Lupia Palmieri, Rocco Macrì, Celestino Macrì, Francesco Maiocco, Isolina Mantelli, Letizia Costanza Marinelli, Felice Marsico, Rosanna Masciari, Antonio Pietro Mazza, Luigi Mazzeo, Giuseppe Francesco Mazzeo, Lorenzo Mazziotti, Gregorio Meddis, Domenico Melandro, Antonio Mellace, Gianfranco Merando, Giuseppe Messina, Massimo Micalella, Domenico Miceli, Francesco Milano, Vittorio Militi, William Munizza, Pasquale Novellino, Saverio Maria Palermo, Aurelio Pantusa, Nicola Giuseppe Papandrea, Francesco Paparo, Luisa Pedrelli, Francesco Perri, Tommaso Perri, Francesco Perticone, Domenicantonio Pingitore, Giuseppe Pipicelli, Domenico Pirritano, Salvatore Pirrò, Girolamo Domenico Placida, Pietro Presta, Vittorio Pullano, Pasquale Puzzonia, Michele Raffa, Silvana Riccio, Lido Rosato, Domenicantonio Rotiroti, Anna Rusca, Vincenzo Sacco, Mario Tommaso Salerno, Nicola Samà, Ernesto Saullo, Gianna Scaramuzzino, Elio Scaramuzzino, Mario Scavo, Fortunato Serrao, Umberto Salvatore Sorrentino, Giuseppa Spampinato, Salvatore Splendore, Sandro Tagliamonte, Ferdinando Tallerico, Francesco Raffaele Tassone, Domenico Teti, Antonio Tropea, Massimo Turtoro, Pasquale Vadalà, Domenico Valentino, Edoardo Varano, Mario Verre, Francesco Giuseppe Zerardi, Carmine Andrea Zoccali, Raffaella Vero.
I medici scomparsi che sono stati ricordati: Pasquale Alcaro, Luigi Angotti, Massimo Aria, Annibale Battaglia, Antonio Bisogni, Gennarino Borrello, Francesco Broussard, Franco Caglioti, Fedele Caiazza, Raffaele Caparello, Sergio Caristo, Agostino Caroleo, Gabriele Giuseppe Cianflone, Alfredo Cimino, Vincenzo Corea, Giorgio Corrado, Ugo Giorgio Cosentini, Antonino Costantino, Antonio Costanzo, Emilio Croci, Carlo Curcio Petronio, Francesco De Francesco, Pasqualino De Lellis, Giulio De Luca, Vincenzina Donato, Antonietta Durante, Vincenzo Falvo, Giuseppe Felicetti, Renza Maria Rosaria Ferlaino, Giuseppe Fratto, Francesco Franzì, Bruno Froio, Oscar Salvatore Romeo, Sergio Rubino, Giovanni Mario Saladino, Rossella Scalise, Antonio Scopelliti (1943), Eliseo Scuteri, Maria Luisa Smiraglio, Antonio Squillacioti, Maria Grazia Squillacioti, Domenico Tirinato, Edoardo Triggiani, Saverio Francesco Tropea, Giuseppe Ulderico Tucci, Carmelo Tumino, Pasquale Valente, Benito Rosaro Valenti, Ferdinando Tito Maria Vescio di Martirano, Elio Zinzi.
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