Catanzaro, si innalzano i livelli di sicurezza per gli operatori sanitari
- Uneba Calabria
- 13 giu
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CATANZARO - Innalzare i livelli di sicurezza del personale sanitario. È questo l'obiettivo del Protocollo di intesa sottoscritto questa mattina in Prefettura di Catanzaro tra il prefetto Castrese De Rosa, le forze dell'ordine, le direzioni dei presidi sanitari e ospedalieri della provincia e la Centrale unica di emergenza Nue 112. Alla sottoscrizione sono intervenuti il questore di Catanzaro, Giuseppe Linares, il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Giuseppe Mazzullo, il commissario straordinario dell'Azienda ospedaliero-universitaria “Renato Dulbecco” di Catanzaro, Simona Carbone, il commissario straordinario dell'Asp di Catanzaro, Antonio Battistini, e il responsabile della Centrale Nue 112, Gino Tosi. Il protocollo di intesa punta a rafforzare la collaborazione e facilitare la comunicazione tra i luoghi di cura, la Centrale Nue 112 e le centrali operative delle forze dell'ordine, al fine di ridurre i tempi di intervento e permettere una risposta più efficace alle situazioni di criticità che mettono a rischio l'incolumità del personale sanitario. Sarà previsto - è emerso nel corso dell'incontro in Prefettura che ha preceduto la stipula del protocollo di intesa - un sistema di allerta rapida, un allarme a pulsante, pensato per situazioni di aggressione: in questo caso il personale potrà avvisare l'operatore, che avrà la possibilità di attivare rapidamente la procedura d'emergenza. L'allarme è già “tipizzato”, ovvero classificato come evento ad alta priorità e già' identificato, ad esempio, come «allarme aggressione - pronto soccorso - sala triage», a seconda di dove si verifica l'evento. «L'operatore - è stato spiegato da Tosi - non deve fare altro che prendere questa segnalazione, inserirla nel sistema con l'indirizzo esatto. In questo modo, a noi compare subito quale forza dell'ordine è competente per intervenire in quella zona. La scheda viene trasmessa immediatamente, con priorità alta». Per il prefetto De Rosa «non è accettabile che medici e operatori sanitari continuino a subire aggressioni. Purtroppo si tratta di un fenomeno che interessa tutto il Paese, non solo Catanzaro o la Calabria. Per questo motivo, abbiamo messo a punto un sistema che consenta di velocizzare gli interventi, collegando direttamente i pronto soccorso con le centrali operative delle forze dell'ordine, attraverso il sistema 112-2. Questo permetterà un'allerta rapida e un'attivazione immediata delle pattuglie, secondo il piano di controllo coordinato del territorio. In molti presidi ospedalieri sono già presenti posti di polizia, che verranno potenziati anche numericamente con i prossimi innesti in questura. Vogliamo agire preventivamente, prima che la situazione possa degenerare. Comprendiamo le difficoltà dei cittadini, che spesso esprimono frustrazione, ma è fondamentale ricordare che la violenza non è mai una risposta accettabile a eventuali disservizi. Vogliamo quindi - ha concluso De Rosa - dare un segnale forte, rapido e concreto, per essere vicini ai nostri medici e operatori sociosanitari, e per tutelarne la sicurezza».












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