Come contrastare i disturbi da gioco d’azzardo

CATANZARO – “Disturbo da gioco d’azzardo”, una vera e propria malattia in grado di scatenare un forte disagio psichico e gravi conseguenze sanitarie. Se n’è discusso nell’ambito del progetto “Gap”, promosso dalla Regione Calabria e attuato dall’Asp di Catanzaro, nato per contrastare il fenomeno della dipendenza da gioco d’azzardo, attraverso un articolato programma di prevenzione e cura della ludopatia e grazie a un lavoro di rete con il servizio pubblico del Ser.D. e gli enti locali, le famiglie, la scuola e il sociale.
Il lavoro svolto è stato presentato nel corso di una conferenza stampa.
Ad aprire l’incontro, il direttore del Dipartimento di Salute mentale e delle Dipendenze dell’Asp di Catanzaro, Rossella Manfredi: “In questi ambiti - ha detto - è fondamentale la rete e con questa iniziativa siamo riusciti a realizzarla con ottimi risultati, unendo pubblico e privato. Speriamo che questa progettualità diventi una costante; in questa direzione, abbiamo già inoltrato richiesta alla nostra Azienda Sanitaria, perché supportati possiamo lavorare meglio ed aiutare più persone”.
“Si tratta di un’azione mirata, che parte da un piano nazionale, lanciata in linea con tutte le altre regioni italiane – ha dichiarato Giulia Audino, referente scientifico del progetto e direttore facente funzione del Ser.D. di Catanzaro. – I motivi che spingono una persona a tentare la fortuna col gioco d’azzardo sono svariati: un periodo di difficoltà economica, il bisogno di gratificazione personale o la necessità di trovare una valvola di sfogo e di evasione dalla realtà. Dai dati che emergono dal report dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, aggiornato al 2019, i calabresi, in questo anno di riferimento, hanno speso quasi un miliardo e 800 milioni di euro nel gioco d’azzardo legale, distinti per provincia in questo modo: Cosenza, 637 milioni di euro; Reggio Calabria, 577 milioni; Catanzaro, 307 milioni; Vibo Valentia, 146 milioni e Crotone poco più di 120 milioni. Se il volume di denaro giocato in Italia nel 2019 è aumentato del 3,5%, attestandosi sul valore di 110,54 miliardi di euro, durante la pandemia il “gioco fisico” è sceso a 80 miliardi, con un incremento, però, del 12,5% di quello on line. Inoltre, è in aumento la ludopatia tra le donne.”
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