Cosenza, scontro sul nuovo ospedale
COSENZA - «Sul nuovo ospedale di Cosenza il dibattito è sacrosanto ma alcuni toni sono inaccettabili e da rispedire al mittente. La dialettica politica è importante, e a volte può essere anche aspra, ma i toni utilizzati dal Sindaco di Cosenza Caruso nel suo ultimo intervento sono indegni di un’interlocuzione fra istituzioni». È quanto dichiara Pasqualina Straface, consigliere regionale di Forza Italia in Calabria e presidente della terza commissione Sanità, attività sociali, culturali e formative. «A Caruso e a tutti coloro che continuano a rimestare nel torbido - aggiunge - giova ricordare che la Regione ha avviato la procedura per individuare il sito del nuovo ospedale di Cosenza, come previsto dalla legge 50/2016, e lo studio di fattibilità attuale è stato sviluppato nel 2017 in base alle norme contenute nel vecchio codice degli appalti. L’individuazione del sito di Vaglio Lise rientra dunque nel contesto del vecchio studio di fattibilità. Con la recente introduzione del nuovo codice degli appalti le procedure sono cambiate, non è più previsto lo studio di fattibilità ma una verifica tecnico-economica da cui deve essere prodotto il cosiddetto Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali che, come chiunque può evincere facilmente dal nome, deve prevedere al suo interno delle alternative da valutare. Ovviamente - prosegue Straface - in questa nuova analisi rientra il sito di Vaglio Lise, per il quale fra l’altro sono richieste analisi più specifiche rispetto a quelle effettuate finora, per cui sbaglia il Sindaco ad attaccare, tutto sarà deciso alla fine della nuova analisi, con procedura comparata ed esplicita nella massima trasparenza. Ma c'è un nuovo elemento, che nel 2017 non c'era e che per forza di cose deve essere considerato nella nuova analisi - spiega ancora Straface -, ovvero l’apertura della Facoltà di Medicina presso l'Unical. Ci sarà poi un terzo sito, che sarà individuato dai progettisti incaricati. Alla luce di tutto questo ci sembra doveroso richiamare tutti al senso di responsabilità e alla moderazione di termini, dato che la Regione si sta adeguando alla nuova normativa. Nessun oltraggio, nessuno scavalco, nessuna parola rimangiata - conclude l’esponente di Fi -, le leggi si applicano, gli atti per essere funzionali devono essere legittimi, per cui non possiamo che bollare le invettive fin qui rivolte al presidente Occhiuto come semplice propaganda elettorale».
Comments