Crotone, Torromino (FI) annuncia la mobilitazione per Neonatologia
CROTONE - «Nonostante le rimostranze delle tante famiglie e delle associazioni presenti sul territorio, amplificate da tutti i media, in queste ore è stato deciso un ulteriore ridimensionamento, l’ennesimo, del reparto di Neonatologia dell’ospedale San Giovanni di Dio di Crotone. Reparto che non potrà più garantire le normali prestazioni ambulatoriali, gli interventi di assistenza al parto e la piccola e media degenza». Lo afferma, in una nota, il deputato di Fi, Sergio Torromino che parla di «situazione gravissima e inaccettabile, la cui causa scatenante è certamente la carenza di medici e di personale sanitario ma anche conseguenza della miopia e del disimpegno di un management aziendale quanto meno inadatto a governare una fase di straordinarietà e debolezza anche frutto di disimpegno e parzialità delle ultime gestioni commissariali».
"Una situazione arrivata al collasso - sostiene il parlamentare - e che ha determinato l’ingovernabilità del reparto. Di contro, il management dell’Asp di Crotone che, di fronte a queste difficoltà, risponde con un atto di rassegnata ed inutile acquiescenza. Incapaci, finanche, di mantenere fede ai loro stessi impegni. Nel comunicare la mia personale indignazione per una resa grave e incredibile al diritto di nascita in condizioni di sicurezza, anche la vicinanza e la mia personale solidarietà ai medici e agli infermieri del reparto di Neonatologia e alle famiglie che non avranno garantiti servizi essenziali. In tal caso mi rivolgo ai sindaci dei ventisette comuni della provincia di Crotone e chiedo di far sentire la loro voce e di far vibrare la protesta».
"In particolare mi aspetto di sentire - sottolinea Torromino - la voce autorevole e accreditata del sindaco di Crotone, presidente dell’assemblea dei sindaci , che non può restare e non può continuare a dimostrarsi silente di fronte a tanto menefreghismo e disinteresse da parte dei vertici dell’Asp di Crotone che, tra l’altro, sta determinando una situazione di allarme sanitario, al momento non quantificabile, per la contemporanea emergenza pandemica in corso. Dal presidente dell’assemblea dei sindaci , da tutti i sindaci e da tutti i rappresentanti dell’intera provincia di Crotone si deve alzare un solo grido e una sola voce per impedire lo smantellamento in atto, continuo e inesorabile, della sanità crotonese. Io non mancherò di far sentire la mia voce e la mia protesta a tutti i livelli tenuto conto che la sanità calabrese vive da troppo tempo una gestione commissariale, oltre 10 anni, con i risultati, disastrosi, che sono sotto gli occhi di tutti e che non possono lasciare indifferente il Governo nazionale e, per esso, il Ministro della Salute».
"La mia indignazione per quanto sta succedendo - conclude il parlamentare - ho avuto modo di manifestarla a più livelli, non mi fermerò inerme ad aspettare i risvolti tant'è che ho già allertato il sottosegretario PierPaolo Sileri, sono pronto anche ad iniziative eclatanti qualora si dovesse perpetrare l’ennesimo scempio verso questa parte di territorio».
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