Lea, il Pd contesta l’analisi “trionfalistica” dei dati
- Uneba Calabria
- 27 feb
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CATANZARO - Il Partito Democratico della Calabria, in una nota, contesta «i toni trionfalistici del centrodestra sui Livelli essenziali di assistenza (Lea) nella regione. La realtà - si fa rilevare - è ben diversa, la Calabria rimane inadempiente e non garantisce i servizi minimi previsti! Inoltre, come ha sottolineato Nino Cartabellotta della Fondazione Gimbe, la regione sarebbe comunque inadempiente anche se il dato sulla prevenzione migliorasse. Nel 2023 -spiegano i dem - si è registrato un recupero delle prestazioni sanitarie, dopo il grave rallentamento dovuto alla pandemia e alla disorganizzazione di responsabilità della giunta regionale di centrodestra. Tuttavia, la situazione resta critica: già nel 2022 la Calabria superava la soglia minima solo nell'area ospedaliera, mentre restava ben al di sotto per la prevenzione e l'assistenza distrettuale. I dati preliminari del 2023 mostrano un miglioramento generale, ma solo l'area ospedaliera raggiunge la sufficienza. Il riavvio delle attività post-Covid non ha risolto i problemi strutturali del sistema sanitario regionale». Il Pd Calabria sottolinea infine un dato definito allarmante: «Nel 2023 la regione ha speso 304 milioni di euro per le cure dei pazienti fuori regione, ben 52 milioni in piu' rispetto all'anno precedente. Vedremo i dati del 2024 - concludono i dem - ma è chiaro che, senza un'inversione di rotta, la Calabria continuerà a essere dipendente da altre regioni per garantire cure adeguate ai suoi cittadini».
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