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Lega del Filo d’oro, nuovi progetti in Calabria

  • Immagine del redattore: Uneba Calabria
    Uneba Calabria
  • 18 lug
  • Tempo di lettura: 4 min
Rossano Bartoli
Rossano Bartoli

ROMA - Il 2024, sessantesimo anno di attività della Lega del Filo d’oro, ha segnato un ulteriore passo avanti nel percorso di sviluppo e consolidamento della Fondazione, registrando il numero più alto di utenti assistiti e di giornate di ricovero erogate nella sua storia, e un aumento delle attività realizzate e dei programmi di ricerca avviati, a testimonianza di un impegno costante che guarda con determinazione al futuro. Sono state 1.271, (+3% rispetto al 2023) le persone con sordocecità e pluridisabilità psicosensoriale che, insieme alle loro famiglie, hanno ricevuto uno o più servizi nelle varie modalità. Le giornate di ricovero (a tempo pieno e degenza diurna) erogate dai 5 centri residenziali sono state 72.152 (+3,4% rispetto al 2023). Quale risultato del progressivo ampliamento della presenza territoriale dell’ente, i servizi e le sedi territoriali sono stati punto di riferimento per mille persone sordocieche e con pluridisabilità psicosensoriale: +18% rispetto al 2023. Oltre al potenziamento dei servizi offerti, in sinergia con gli enti e i servizi del territorio, ha contribuito al risultato l’apertura della sede territoriale e Centro studi Sabina Santili a San Benedetto dei Marsi (L'Aquila), primo punto di riferimento in Abruzzo, che ha portato la Fondazione a essere presente in 11 regioni italiane. Nuovi progetti sono in arrivo in Calabria, dove è stata attivata il mese scorso una nuova sede territoriale a Rende (Cosenza) e in Sardegna, oltre a un futuro centro residenziale sul territorio nazionale. È il quadro che emerge dal Bilancio sociale 2024 che la Fondazione Lega del Filo d’oro Ets - Ente filantropico ha presentato questa mattina all’università degli Studi di Milano. «Il 2024 per noi è stato un anno particolarmente significativo: il 20 dicembre, infatti, la Lega del Filo d’oro ha compiuto sessant'anni - ha dichiarato Rossano Bartoli, presidente della Fondazione - Abbiamo scelto di celebrare questo traguardo con lo sguardo rivolto alle sfide che ancora ci attendono, a cominciare dall’apertura di nuovi centri e sedi in regioni in cui non siamo presenti e dall’attuazione della riforma della disabilità, ma con la solida consapevolezza della forza delle nostre radici e della vicinanza di tanti sostenitori. La presentazione del Bilancio sociale rappresenta un momento importante non solo per restituire con trasparenza il lavoro svolto, ma anche per fermarci a riflettere sul senso del nostro agire. Per noi il verbo misurare non richiama adempimenti burocratici che vincolano il fare, ma è l’elemento che sta alla base di un agire costantemente proiettato verso il futuro. È un modo per non essere costretti a rincorrere le cose, ma anche per sapere quanto e come è possibile alzare via via l'asticella, per crescere in maniera sostenibile. Insieme abbiamo scritto una grande storia, ma davanti - insieme - abbiamo un grande futuro da costruire». Con l’obiettivo di garantire alle persone con sordocecità e pluridisabilità psicosensoriale il pieno riconoscimento dei diritti - informa una nota - nel 2024 la Lega del Filo d’oro ha proseguito nel proprio impegno istituzionale per la revisione e applicazione della legge n.107/2010 sul riconoscimento della sordocecità come disabilità unica e specifica a prescindere dall’età di insorgenza, intensificando la presenza ai tavoli istituzionali per informare e sensibilizzare sui cambiamenti necessari per l’inclusione sociale e il miglioramento della qualità di vita delle persone con disabilità plurima e complessa. A questo lavoro hanno contribuito attivamente le persone sordocieche con la presentazione del Manifesto delle persone sordocieche, il 27 marzo 2024 alla Camera dei deputati, in occasione dell’apertura delle celebrazioni per il 60esimo anniversario. Il confronto e le riflessioni dell’evento hanno riportato l’attenzione pubblica sulle principali barriere che impediscono alle persone sordocieche di godere dei propri diritti, chiedendo alle istituzioni un impegno concreto per garantire, ovunque e sempre, accesso a cure, interpreti e strumenti in grado di fare la differenza nella vita quotidiana. In questa stessa ottica, la Fondazione ha partecipato al primo G7 Disabilità e inclusione, ad Assisi nell’ottobre 2024, con la testimonianza di una persona sordocieca. Nell’ultimo anno sono anche proseguiti i rapporti nazionali e internazionali, permettendo all’ente di essere aggiornato su tecniche riabilitative, tecnologie assistive emergenti e normative. In particolare, nel 2024, ha ospitato presso il Centro nazionale la terza Conferenza internazionale sulle tecnologie assistive (Atad) che ha stimolato la riflessione sul ruolo della tecnologia nella rimozione degli ostacoli all’autonomia e alla partecipazione sociale delle persone con sordocecità e pluridisabilità psicosensoriale. I risultati raggiunti nel 2024 sono frutto dell’impegno di tutti coloro che, con dedizione e professionalità, promuovono una società più inclusiva che sappia accogliere e rispondere ai loro bisogni, sottolinea la Fondazione. Al 31 dicembre 2024 erano 774 i dipendenti dell’ente, in crescita di 46 unità (+6%) rispetto al 2023. Anche il numero di volontari ha registrato un sostanziale incremento raggiungendo i 662, (82 in più, +14% sul 2023) che hanno donato complessivamente 57.248 ore (di cui 6.823 a diretto contatto con gli utenti). Per proseguire nelle attività e per poter pianificare risposte sempre più efficaci per chi non vede e non sente, rimane fondamentale il sostegno della rete di donatori. Nel corso del 2024, le donazioni dei sostenitori privati - individui, aziende o fondazioni - hanno contribuito in maniera rilevante alla copertura delle spese sostenute dall’ente, confermando il ruolo cruciale delle donazioni per la realizzazione della mission della Fondazione. Complessivamente, la raccolta fondi del 2024 è aumentata del 17% rispetto all’anno precedente ed è anche grazie alla solidarietà e alla generosità di tanti se è riuscita ad aumentare e differenziare i suoi interventi, mantenendo alto lo standard dei servizi.

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