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Locri, il Tribunale del malato scrive alla Procura



LOCRI - «Oggi, e non sappiamo per quanto tempo, è severamente vietato sentirci male». Questo l’incipit della lettera sulla crisi della sanità nella Locride che Giuseppe “Pino” Mammoliti, presidente del Tribunale del malato, ha indirizzato a Giuseppe Casciaro, Procuratore della Repubblica di Locri. «Ancora non hanno capito – prosegue Mammoliti – sia il direttore generale dell’Azienda sanitaria metropolitana di Reggio Calabria Lucia Di Furia e sia il governatore della regione Calabria Roberto Occhiuto, che ogni misura è colma e il rischio di procedere con azioni eclatanti come bloccare la Statale 106, è sempre più concreto». Mammoliti reclama l’intervento del procuratore e ricorda che le tre postazioni del 118 utilizzate per i soccorsi sul territorio locrideo (Locri, Caulonia e Bianco) sono sprovviste di medico. Dalla direzione sanitaria provinciale fanno sapere che il personale di soccorso utilizzato è adeguato, possiede la laurea triennale specialistica di riferimento ed è abilitato al soccorso di primo e di secondo livello. Tuttavia, Pino Mammoliti si fa carico delle lamentele e avverte la dirigente dell’Asp di Reggio Calabria e il presidente della Regione: «non consentiremo più rinvii e ritardi, ogni morte dovuta a mancanza di medici sulle ambulanza sarà per vostra responsabilità». Poi si rivolge al procuratore della Repubblica Giuseppe Casciaro invitandolo ad «avviare le indagini per verificare tutte le responsabilità» in capo alla dirigente sanitaria ed a Roberto Occhiuto compresa «la omissione di soccorso e l’interruzione di pubblico servizio perché il 118 non garantisce assistenza e soccorso».

 

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