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Manovra di autunno, vasto piano di assunzioni



CATANZARO - Sono 2.589 unità del comparto tra infermieri, tecnici, Oss, e 1.044 tra medici e altre figure dirigenziali le figure professionali coinvolte nei processi di stabilizzazione e di nuovo reclutamento previsti dalla «Manovra di autunno» della Regione Calabria nel comparto sanità.

«Per le aziende - ha sottolineato il commissario straordinario di Azienda Zero, Giuseppe Profiti - sono stati approvati i piani dei fabbisogni, i sindacati sono stati convocati per iniziare i negoziati per i criteri di stabilizzazione, di sostituzione del turn over e di potenziamento. L’obiettivo è assicurare l’orizzonte professionale a specialisti professionisti, motivarli fidelizzarli alla propria azienda sanitaria».

Gli interventi della manovra sono divisi in strutturali e contingenti. Quelli strutturali riguardano proprio la dotazione delle risorse professionali, gli altri la salvaguardia dei

Livelli essenziali di assistenza (Lea). «Ci sarà - ha spiegato Profiti - una copertura del turn over del 2022 al 100%. Tutti i pensionamenti potranno essere, dunque sostituiti in base alle necessità della propria azienda. Cercheremo di potenziare in modo particolare le figure specialistiche in quelle aree che caratterizzano la mobilità passiva della Calabria: urologia, ortopedia, oncologia e cardiologia. Riducendo le liste d’attesa, migliorando la qualità e la capacità di attrazione, reclutando le migliori professionalità offerte sul mercato».

Il reclutamento avverrà attraverso il concorso attivato a livello centrale oppure anche dalle singole aziende. Quanto ai tempi si va da ottobre a dicembre. Quel che è certo è che avverrà prima la stabilizzazione di 740 unità del personale del comparto e 135 figure dirigenziali, per ridurre il precariato, il consolidamento del turn over e potenziamento delle funzioni con 1819 unità di personale del comparto e le 909 unità di figure dirigenziali.

Sulla ricognizione del debito Profiti, rispondendo alle domande dei giornalisti ha chiarito che avverrà «secondo la legge entro dicembre e che la ricognizione è già partita. Ci aspettiamo una risposta entro il 10 di novembre. Risposte che troveranno un’organizzazione già pronta tra funzionari regionali e ispettori della Guardia di finanza. L’unico dato che sono in grado di darvi con certezza è che si parla di un debito del sistema Calabria sul quale c'è un dubbio sull'entità, ma di un sistema che non ha più disavanzi con il passato. Queste risorse che hanno colmato il disavanzo arrivano dalla fiscalità dei calabresi e degli italiani che però non sono restituiti sotto forma di servizi pubblici. Questo è un dato negativo perché non si ridà ciò che si trattiene ai cittadini».

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