Paola, mobilitazione per l’Emodinamica
PAOLA - La straordinaria partecipazione, alla prima uscita del “Comitato per la difesa del diritto alla salute”, testimonia che siamo sulla giusta strada. È quanto afferma Graziano Di Natale, promotore dell’iniziativa davanti al nosocomio paolano intitolato a San Francesco. Come è ormai ampiamente noto, un gruppo sostanzioso di cittadini si è ritrovato all’ingresso dell’ospedale per chiedere la riapertura del reparto di Emodinamica.
Ma, l’evento è stato anche una sorta di test per il comitato di cittadini che guarda in maniera più aperta ai problemi della salute dei cittadini e alle strutture pubbliche, in particolare quelle sul Tirreno cosentino. «Cittadini liberi – afferma Graziano Di Natale - che hanno deciso di non piegare la testa e si sono ritrovati per reclamare un loro diritto. Aprire l’emodinamica significa salvare vite umane. Ora il prossimo passo è sapere esattamente quando l’emodinamica sarà funzionante. Ecco perché – afferma Di Natale - se non vengono loro, andremo noi. Andremo nella sede dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza perché i diritti si difendono».
L’ex consigliere regionale ha anche voluto ringraziare coloro i quali hanno appoggiato l’iniziativa e in particolare i rappresentanti del sindacato che ci hanno messo la faccia. «Grazie per la partecipazione al sindacato Uil-Sanità rappresentato da Robertino Serpa e Luigi Adele – commenta Di Natale - al sindaco di Paola Giovanni Politano, alle associazioni sportive che hanno aderito, ai consiglieri comunali Renato Vilardi e Marco Minervino, agli assessori Barbara Sciammarella e Francesca Sbano, alla “Migliore Calabria”, rappresentata da Aldo Maria Cupello, agli operatori sanitari. Grazie a Francesco Argentino Mileto per la sua bellissima musica. Grazie infine, dal profondo del cuore, ai ragazzi e alle ragazze che hanno curato l’organizzazione». «Uniti, senza divisioni e con passione, per l’emodinamica pubblica e per il rilancio della sanità sul Tirreno cosentino, abbiamo preso parte ad una manifestazione pubblica, promossa dal nostro comitato popolare – si legge in una nota - alla quale ha partecipato la cittadinanza attiva, libera e volenterosa. Nonostante la pioggia battente il piazzale antistante l’ingresso dell’Ospedale San Francesco di Paola era gremito in ogni posto. Ringraziamo quanti hanno partecipato, quanti hanno aderito e firmato la nostra proposta apolitica”. Tra gli artefici del sit-in, Graziano Di Natale, da sempre impegnato nella tutela del diritto alla salute e firmatario della mozione N.61 per l’istituzione di un Laboratorio di Emodinamica sul Tirreno Cosentino. Le precisazioni del comitato: “Il servizio di emodinamica all’ospedale di Paola, grazie all’impegno dell’allora consigliere regionale, Graziano Di Natale, era diventato realtà. Purtroppo, una serie di situazioni poco chiare (e la sua mancata rielezione?) hanno comportato la sua insensata sospensione. Uno smacco per la sanità pubblica, il tutto in favore di interessi privati. Perchè privare i cittadini di un diritto sacrosanto? L’immobilismo della Regione Calabria è cessato solo grazie alla nostra dinamicità, alla sapiente azione politica portata avanti da Graziano Di Natale e da “La Migliore Calabria. La manifestazione – è detto ancora - è alimentata da sentimenti che nulla hanno a che fare con la bagarre politica, ma deve far riflettere, inevitabilmente, chi ha potere decisionale ma, anche, chi si affanna a rincorrere le battaglie apolitiche del nostro comitato, formatosi di recente, ma da anni impegnato in prima linea per l’ospedale di Paola. Sulla sanità non esiste colore politico.
Per questo motivo abbiamo manifestato indossando una T-Shirt bianca. #IoPartecipo è stato lo slogan che ci ha accompagnato in questi giorni, ed è riuscito nell’intento di risvegliare le coscienze. La partecipazione c’è stata. L’obiettivo è ormai noto. Chiediamo la riapertura del servizio di emodinamica all’ospedale di Paola.
Sia ben chiaro, siamo disponibili a colloquiare e a partecipare a tavoli tecnici ed istituzionali ma non siamo disposti a fare passi indietro. I cittadini prima di tutto, soprattutto dei vostri equilibri politici»
