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Per la Lega le disfunzioni della sanità sono ereditate


CATANZARO - “Il rafforzamento della struttura del Commissario alla Sanità deve, adesso, far correre questo per la somministrazione del vaccino. Longo deve far di più e deve meglio organizzare la macchina per una veloce, capillare e radicata distribuzione del vaccino. Finora ci sono state tante carenze sia di fornitura che di erogazione. Adesso, però, non possono più accamparsi scuse o altro”. Lo afferma il commissario reginale della Lega, Giacomo Francesco Saccomanno. “La Calabria ha necessità di uscire dagli ultimi posti e cominciare, seriamente, a volare. L’aumento delle persone positive e le condizioni di difficoltà degli ospedali sono una evidenza che non può essere più tollerata ed ognuno deve fare la sua parte sino in fondo, assumendosene le relative responsabilità. È necessario comprendere che per la sanità calabrese e per la somministrazione del vaccino la competenza è esclusiva del commissario e che, quindi, ogni successo o meno non può che essere affiancato alla sua persona ed alla sua organizzazione – prosegue - Il presidente Spirlì ha fornito ogni possibile collaborazione al commissario Longo e, quindi, bisogna dare atto che sono state messe a disposizione delle stesse rilevanti risorse umane, ma la gestione -a causa di evidenti e storiche carenze di personale- non è stata delle migliori. Ora, però, è necessario ed indispensabile correre il più velocemente possibile. La Calabria non può permettersi e tollerare altre disfunzioni. A chi critica l’operato del commissario Longo – aggiunge - e del presidente Spirlì è sufficiente rispondere che il disastro nella sanità è una pesante eredità ricevuta dalle passate amministrazioni e, in particolare, dai ripetuti e fallimentari commissariamenti che hanno aggravato la situazione invece di migliorarla, costringendo migliaia di calabresi ad andare a curarsi fuori regione, con un pesante deficit a carico della Calabria di oltre 300 milioni di euro annui. Ora è il momento di lavorare tutti assieme per portare a compimento la campagna vaccinale e consentire una normale ripresa di vita. Ecco la necessità che si vada avanti con competenza, organizzazione, condivisione e collaborazione. Questo è quello che ha fatto finora il presidente Spirlì – conclude Saccomanno - nell’interesse dei calabresi, e, quindi, con una maggiore condivisione e con la necessaria fornitura delle dosi certamente la situazione migliorerà”.

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