Salute respiratoria, tappa anche in Calabria della campagna di prevenzione
- Uneba Calabria
- 24 giu
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MILANO - Si è conclusa a Roma l’iniziativa «REMaRe Insieme - Roadshow Emersione Malattie Respiratorie», promossa dall’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (Aipo-Its/Ets), Società Italiana di Pneumologia (Sip/Irs), e dalla Consulta della Pneumologia. Nove tappe in otto città italiane, da Torino a Roma - passando per Milano, Verona, Perugia, Bari, Reggio Calabria e Napoli - per sensibilizzare la popolazione sulla salute respiratoria, offrendo gratuitamente spirometrie e visite mediche pneumologiche a bordo di un truck attrezzato, trasformato per due settimane in un vero e proprio ambulatorio mobile. Sono migliaia le persone che hanno accolto l’invito a prendersi cura del proprio respiro, accedendo a un servizio diagnostico semplice ma prezioso come la spirometria, fondamentale per individuare precocemente patologie come BPCO, asma, bronchiti croniche e infezioni polmonari ricorrenti. Oltre agli esami, i cittadini hanno potuto confrontarsi direttamente con medici pneumologi a bordo del truck, ricevendo informazioni corrette, chiare e aggiornate e, quando necessario, sottoponendosi a una prima visita di valutazione clinica: un’opportunità concreta per comprendere meglio i segnali del proprio corpo e iniziare un percorso di prevenzione o diagnosi precoce. «REMaRe Insieme, con il suo ambulatorio attrezzato e le sue nove giornate in otto diverse città italiane, ha portato il tema della salute respiratoria tra la gente e ha raggiunto numeri consistenti, confermandoci che eventi di questo tipo, oltre a essere utili, richiamano l’attenzione delle persone - commenta in una nota il presidente Aipo-Its/Ets Claudio Micheletto a conclusione del roadshow -. Con questa iniziativa itinerante volevamo sensibilizzare, educare e informare il pubblico sulle patologie respiratorie, spesso croniche e sottodiagnosticate, e purtroppo ancora ai primi posti nelle classifiche globali di mortalità. Abbiamo offerto un servizio - spirometrie e visite pneumologiche gratuite, senza bisogno di prenotazione - anche a fronte di qualche sofferenza da parte del Servizio Sanitario Nazionale. Direi che l’obiettivo è stato pienamente raggiunto: i dati ci parlano di grande affluenza, di grande partecipazione, e della messa in luce di una percentuale consistente di problematiche respiratorie non note, ora indirizzate verso una diagnosi corretta. Ma ci parlano anche della generosa partecipazione di 100 operatori sanitari che hanno messo il loro tempo libero e la loro professionalità al servizio di una buona causa, ai quali va il nostro grazie. Come Presidente di una Società Scientifica non posso che essere pienamente soddisfatto, e impegnarmi affinché nuove iniziative di questo tipo vengano messe in cantiere al più presto».












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