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Servizi per l'autismo, impegni della Regione



CATANZARO - Nel corso di un incontro svoltosi presso la Cittadella regionale “Jole Santelli” tra la vice presidente della Regione, Giuseppina Princi, e l’associazione onlus Angsa Calabria, sono stati analizzati i servizi per l'autismo con particolare riferimento ai punti di forza e alle criticità del sistema organizzativo socio-sanitario della Regione Calabria. L’associazione presieduta da Vito Crea ha espresso «grande apprezzamento» nei confronti della vice presidente Princi che ha dedicato «un attento ascolto alle esigenze, con disponibilità alla collaborazione tra l'Angsa Calabria e l'Ufficio di vice presidenza che - è detto in un comunicato - si è adoperato, da subito, nelle procedure di recupero di risorse economiche destinate dall' Isstituto superiore di sanità all'autismo già stanziate per non correre il rischio di perderle».

Angsa Calabria ha riferito alla vice presidente che, allo stato attuale, «la Calabria è tra tutte le Regioni la meglio attrezzata per i servizi sull’autismo». Il sistema sanitario, con la sua rete territoriale prevede servizi diurni e residenziali e il recente decreto sui servizi socio-assistenziali prevede una serie di centri diurni, non meglio identificati, sparsi sul tutto il territorio regionale. Nonostante la buona programmazione, tuttavia, la Regione Calabria è in grave ritardo con i processi di accreditamento e così i servizi per le persone con autismo non sono esigibili nonostante sono garantiti dai livelli essenziali di assistenza così come prevede il Dpcm sui Lea all’art. 60.

Nelle more dell'istituzione di un tavolo tecnico regionale sull'autismo con compiti di osservatore, coordinatore degli interventi educativi e riabilitativi e monitoraggio degli esiti, la vice presidente ha accettato favorevolmente la richiesta della partecipazione di Angsa.

Inizia pertanto «un proficuo dialogo - è detto ancora nella nota - finalizzato ad approfondire gli argomenti indispensabili per la programmazione dei servizi per l'autismo sul territorio regionale e per la difesa dei diritti». Le richieste ritenute importanti per il superamento delle criticità da Angsa Calabria, sono state ulteriormente sintetizzate in alcuni punti: un aggiornamento del DCA 233 del 2018 che governa i servizi sanitari, che risulta essere rigidamente ancorato sulle rette e non offre strumenti di flessibilità per rispondere ai bisogni evolutivi delle persone con autismo ed affiancare alle residenze soluzioni abitative più autonome e sbocchi lavorativi protetti; rettifica delle linee guida dei servizi sociali allo scopo di ottenere una migliore rimodulazione per la creazione di servizi diurni complementari a quelli sanitari. «Questi ultimi dovrebbero avere competenza esclusiva dell'Autismo grave e i servizi socio assistenziali dovrebbero essere dedicati all'Autismo di livello 1 (lieve o moderato) con minore bisogno di supporto sanitario e farmacologico».

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