UniCal, cresce il polo medico-sanitario
RENDE - Cresce il polo medico-sanitario dell’Unical: il corso di Medicina – quello interamente erogato dall’ateneo – è solo al suo secondo anno, ma l’università ha già ottenuto dal ministero l’accreditamento di ben 5 Scuole di specializzazione. A Patologia clinica e biochimica clinica, attivata lo scorso anno, a partire da oggi, infatti, si aggiungono Chirurgia generale, Ematologia, Malattie dell’apparato cardiovascolare e Nefrologia. L’apertura delle iscrizioni rappresenta un’opportunità importante per i giovani medici che desiderano diventare “specialisti” in settori sanitari strategici. Discipline di grande rilevanza clinica che potenziano l’offerta regionale universitaria già attiva nell’ambito delle specializzazioni mediche e addirittura, come nel caso della scuola di Ematologia, rappresentano un unicum nel panorama formativo regionale dove non era mai stata attivata. Gli specializzandi, inoltre, costituiranno un validissimo contributo per il miglioramento delle prestazioni sanitarie erogate sul territorio. Saranno infatti affiancati al personale medico in servizio presso diverse strutture ospedaliere distribuite in tutto il territorio regionale. «Aver ottenuto l’approvazione ministeriale per le cinque scuole di specializzazione che abbiamo proposto – afferma soddisfatto il rettore Nicola Leone – è un risultato straordinario, che realizza uno dei più importanti obiettivi strategici del progetto Unical per la Sanità, che corre veloce bruciando in anticipo anche questa tappa, considerato che non si è ancora concluso nemmeno il I anno di Medicina. I benefici sono molteplici. I nuovi posti di specializzazione consentiranno ai nostri giovani di formarsi in Calabria che in prospettiva avrà un maggior numero di specialisti del territorio, più propensi a lavorare nella regione; mentre le strutture sanitarie, sin da subito, si gioveranno della presenza dei medici specializzandi». Per la sanità cosentina l’avvio delle scuole di specializzazione si preannuncia come l’inizio di una vera rivoluzione: destinate a raddoppiare, se non triplicarsi, nel giro di qualche anno, le scuole a regime garantiranno agli ospedali del territorio tra i 300 e i 400 specializzandi. Ovvero dottori in medicina, che già dal secondo anno di corso – per come prevedono le nuove regole – svolgono attività assistenziale e lavorano a tempo pieno. Una spinta in più, ora, perché la Regione acceleri per la realizzazione del nuovo ospedale di Cosenza, il futuro Policlinico. La presenza del corso di laurea in Medicina, l’avvio delle scuole di specializzazione, l’acquisto di macchinari di ultima generazione, l’arrivo di eccellenze – ultimi in ordine di tempo i professori Franca Melfi e Maurizio Guido, che da ordinari andranno a guidare i reparti di Chirurgia Toracica e Ginecologia – richiede un ‘upgrade’ infrastrutturale.
I DIRETTORI E LE SEDI: Le cinque scuole si caratterizzano per un’ampia rete formativa, che abbraccia il territorio regionale, avvalendosi anche delle eccellenze del GOM di Reggio Calabria in Ematologia, e varca i confini regionali sulla Nefrologia che comprende l’Ospedale di Potenza. Di seguito le schede delle scuole di specializzazione attivate dall’Università della Calabria con l’indicazione delle strutture collegate, ovvero degli altri ospedali che potranno ospitare la formazione degli specializzandi in aggiunta alla sede principale dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza
CHIRURGIA GENERALE: direttore Bruno Nardo. Strutture collegate: Castrovillari, Corigliano-Rossano, Paola-Cetraro, Vibo Valentia.
EMATOLOGIA: direttore Carlo Capalbo. Strutture collegate: Catanzaro, Reggio Calabria.
MALATTIE DELL’APPARATO CARDIOVASCOLARE: direttore Antonio Curcio. Strutture collegate: Castrovillari, Corigliano-Rossano, Lamezia, Paola-Cetraro.
NEFROLOGIA: direttore Gianluigi Zaza Strutture collegate: Corigliano-Rossano, Crotone, Potenza.
PATOLOGIA CLINICA E BIOCHIMICA CLINICA: direttrice Stefania Catalano. Strutture collegate: Corigliano-Rossano, Paola-Cetraro.
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