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Villa San Giovanni, specialisti a confronto su gastroenterologia e chirurgia digestiva

  • Immagine del redattore: Uneba Calabria
    Uneba Calabria
  • 9 ott
  • Tempo di lettura: 3 min
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VILLA SAN GIOVANNI - Due giornate di altissimo profilo scientifico e clinico dedicate al presente e al futuro delle malattie dell’apparato digerente. Il 9 e 10 ottobre Villa San Giovanni ospita il congresso “Rhegion Digestive Diseases: the present and the future”, evento che porterà in Calabria alcuni tra i più autorevoli nomi della gastroenterologia e della chirurgia digestiva italiana. Un appuntamento che rappresenta non solo un momento di aggiornamento medico, ma anche una dichiarazione d’intenti: dimostrare che in Calabria esiste una sanità capace, competente, all’avanguardia.  A sottolinearlo con forza è Filippo Bova, direttore dell’Uoc di Gastroenterologia del Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggio Calabria e presidente del congresso: «Vogliamo lanciare un messaggio chiaro: i cittadini del Sud non devono per forza affrontare i viaggi della speranza. In Calabria c’è una rete formativa e ospedaliera solida, con professionisti di alto livello. Questo congresso ne è la dimostrazione». Il congresso si propone di affrontare i principali temi di attualità clinico-scientifica nell’ambito delle malattie dell’apparato digerente, che rappresentano – dopo le patologie cardiovascolari – la seconda causa di ricovero ospedaliero in Italia e una delle principali cause di morte nella popolazione generale. Le due giornate offriranno una panoramica su tecniche e approcci innovativi, come endoscopia digestiva terapeutica, ormai centrale anche in ambito oncologico; Chirurgia mininvasiva e robotica, sempre più precisa e meno impattante per i pazienti; Nuove terapie per patologie croniche intestinali, malattia diverticolare del colon, disturbi funzionali e reflusso gastroesofageo. Inoltre, verrà dato spazio a tematiche trasversali come l’evoluzione del ruolo dell’infermiere in endoscopia, la sedazione anestesiologica e l’appropriatezza prescrittiva. Il congresso vedrà la partecipazione di figure di spicco della gastroenterologia italiana come il professor Guido Costamagna, punto di riferimento per l’endoscopia interventistica, e il professor Claudio Giovanni De Angelis, massimo esperto nazionale di ecoendoscopia. Un rilievo particolare sarà dato anche alle professionalità calabresi, alla scuola di specializzazione in gastroenterologia dell’Università di Catanzaro e alla rete ospedaliera regionale. «Il nostro è anche un atto di orgoglio – afferma Bova – vogliamo valorizzare i professionisti che lavorano nei nostri ospedali e che ogni giorno si confrontano con casi complessi e innovazioni in costante evoluzione». Tra le tecniche più innovative illustrate durante il congresso, spiccano: l’endoscopia del “terzo spazio”, che consente interventi complessi come la resezione sottomucosa di tumori o il trattamento della calasia. La metodica Poem, alternativa endoscopica alla chirurgia tradizionale; l’endoscopia bariatrica, per il trattamento dell’obesità attraverso la riduzione del volume gastrico senza bisturi. Tecnologie e dispositivi all’avanguardia, un tempo esclusiva della sala operatoria, sono oggi patrimonio della gastroenterologia interventistica, segno di una disciplina in rapidissima evoluzione. Il congresso “Rhegion Digestive Diseases” si concluderà il 10 ottobre con le “Take home messages”, sintesi delle principali novità emerse. Ma l’obiettivo è molto più ampio: riposizionare la gastroenterologia calabrese all’interno del panorama medico-scientifico nazionale, valorizzando un settore che troppo spesso lavora nell’ombra, ma che ha un impatto profondo sulla salute pubblica. «Aggiornare, condividere, dimostrare competenze e rafforzare la rete formativa: questi i pilastri dell’incontro – conclude Bova –. Due giorni per ribadire che la Calabria c’è, e che la gastroenterologia calabrese ha molto da dire».

Un convegno fondamentale considerando che le malattie dell’apparato digerente hanno un forte impatto sulla sanità pubblica perché rappresentano unadelle principali cause di ricovero ospedaliero in Italia, dopo quelle cardiovascolari.

Sono, inoltre, una delle più importanti cause di morte nella popolazione generale, infatti, le neoplasie digestive rappresentano la prima causa di morte per neoplasia.

Tutto ciò ha fatto sì che la gastroenterologia nel corso negli ultimi anni sia diventata una delle specialità a più alta evoluzione, con importanti innovazioni sia in campo diagnostico che terapeutico. Inoltre, la disciplina si è evoluta innumerose branchie specialistiche che hanno portato ad una continua e rapida evoluzione nei trattamenti e nei percorsi diagnostico terapeutici dei pazienti con patologie gastrointestinali oncologiche, patologie bilio-pancreatiche, acido correlate, funzionali e malattie infiammatorie croniche-intestinali.

Lo scopo di questo congresso è quello di aggiornare i partecipanti su alcuni degli argomenti più caldi riguardanti la gestione delle malattie dell’apparato digerente come: le nuove metodiche diagnostiche e terapeutiche in endoscopia digestiva, le nuove tecniche di chirurgia mini invasiva e robotica, le nuove terapie nei pazienti affetti da malattie infiammatorie croniche intestinali, malattia diverticolare del colon, disturbi funzionali intestinali e malattie da reflusso gastroesofageo e acido-correlate.

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