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Grillo: mancano 600 milioni per la copertura dei Lea


Il ministro Grillo

ROMA - Le risorse mancanti per l’entrata in vigore del nomenclatore tariffario previsto dai nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) sarebbero pari a circa 600 milioni di euro. E’ quanto ha reso noto oggi il Ministro della Salute Giulia Grillo riportando d’attualità il tema delle cifre a copertura delle prestazioni essenziali per l’assistenza sanitaria ai cittadini e per il cosiddetto 'nomenclatore', il sistema tariffario previsto per erogare e rimborsare protesi ed ausili. La guerra di cifre «sta nella sottostima - sottolinea il ministro - delle coperture necessarie su cui, già in passato, il Movimento 5 Stelle aveva posto l’attenzione. Noi, quando eravamo all’opposizione, avevamo già detto - ha ricordato - che c'erano delle incongruenze tra le coperture sbandierate e le coperture reali». «La mancata approvazione del nomenclatore delle prestazioni dell’assistenza specialistica ambulatoriale previsto dal decreto sui Lea - ha spiegato la Grillo - non può essere effettivo perché il decreto è fermo al ministero dell’Economia per una mancanza di coperture finanziarie, non di 40 milioni di euro, come qualcuno ha detto, ma di circa 600 milioni». «L'introduzione di protesi all’avanguardia al posto di quelle obsolete - ha aggiunto - o di prestazioni come la fecondazione assistita è bloccata per una mancanza di fondi che potrebbe essere più ampia di quanto finora noto». «L'intenzione di questo Governo - ha detto ancora il ministro - è di aumentare i fondi per il Servizio Sanitario Nazionale, ma abbiamo anche la necessità di coprire quello che non era stato coperto dalla scorsa legislatura a livello economico, tra cui le risorse mancanti per l’effettivo avvio dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza».

«Quanto ai finanziamenti per la Sanità, ha sottolineato il ministro, «mi fa ridere chi dice che il nostro banco di prova sarà la prossima legge di Bilancio. È evidente che non potremo fare tutto nella prima finanziaria, né lo abbiamo mai detto. E' evidente - conclude il ministro - che saremmo stati degli stolti e sconsiderati se lo avessimo detto». Per i Lea, prestazioni e servizi che il Ssn deve garantire a tutti i cittadini, ogni anno il Comitato predispone un questionario per la valutazione del raggiungimento degli adempimenti. E proprio nel 2017, attesi da 15 anni, sono arrivati i nuovi Lea aggiornati. Il documento ha messo tra le nuove prestazioni garantite la fecondazione assistita eterologa ed omologa, i nuovi vaccini, lo screening alla nascita, l'esenzione dal ticket per endometriosi, i trattamenti per la celiachia e ulteriori malattie rare. E’ entrato anche il trattamento dell’autismo e di malattie rare, è stato rivisto l'elenco delle malattie croniche e invalidanti, con l'introduzione di 6 patologie esenti da ticket. Interventi anche sulla prevenzione con il recepimento del nuovo Piano Vaccinale che introduce nuovi vaccini. Attesissimo era anche l'aggiornamento del nomenclatore protesico fermo al 1999, che introduce negli elenchi dei dispositivi ausili informatici e di comunicazione come quelli per i malati di Sla, apparecchi acustici digitali e carrozzine a tecnologia avanzata. Nei nuovi Lea sono previsti anche i trattamenti contro la ludopatia e la terapia del dolore.

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