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Vaccini, Rossi chiede il ricorso alla Consulta

FIRENZE - «Se ci sono elementi» per ricorrere alla Consulta contro un eventuale rinvio dell’obbligo vaccinale «lo faremo». Lo ha affermato Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, intervenendo a «Radio anch’io» su Radio1, parlando della posizione di alcuni governatori. «La Sanità è materia concorrente - ha ricordato - e su queste cose, anche per evitare inutili discussioni, bisogna lanciare messaggi precisi a partire dalle evidenze scientifiche», altrimenti «a rimetterci è la credibilità delle istituzioni». «Sento parlare di 'obbligatorietà flessibilè, ma con gli ossimori non si governa», ha aggiunto Rossi, secondo cui a livello politico «c'è un ripiego che viene fatto dal M5s, aveva già iniziato la ministra Grillo a depotenziare» l’obbligo «con l’autocertificazione, ora si rimanda di un anno l’obbligatorietà».

Per il governatore toscano, ospite della trasmissione coi colleghi di Liguria (Giovanni Toti) e Friuli-Venezia Giulia (Massimiliano Fedriga), favorevoli al rinvio, «è singolare che i miei colleghi dicano 'siamo favorevoli, però': il però, in italiano, cancella la frase precedente. Ci si appella a una minoranza, che fu alimentata dagli spettacoli di Beppe Grillo contro i vaccini: non è il modo giusto per governare, a mio parere».

Secondo Rossi, «i pareri scientifici sono tutti d’accordo su questo, le vaccinazioni devono essere fatte. In Toscana con convenzione possono farlo anche i pediatri, non c'è nessuna fila, non c'è nessun problema particolare a gestire queste situazioni: abbiamo anche l’anagrafe vaccinale regionale che ha consentito alle autorità scolastiche di venire sul sito e vedere la posizione dei loro istituti».

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