Locride, vescovo e sindaci contro gli sprechi

LOCRI - «Salviamo la sanità. La sanità è il settore della vita pubblica che tocca la vita di ognuno di noi e farla funzionare bene è interesse di tutti. Sono con voi in questa lotta per la salvaguardia del nostro presidio ospedaliero, soprattutto se è mossa non da interessi politici quanto dal desiderio di tutelare la nostra gente, per lo più povera, ed incapace di sostenere spese enormi per la tutela della sua salute». E’ quanto ha detto, il vescovo di Locri-Gerace, mons. Francesco Oliva, intervenuto al sit-in dei sindaci dell’area a difesa dell’ospedale di Locri e della sanità territoriale. «La sanità deve essere salvaguardata - aggiunge mons. Oliva - perché tocca la vita delle persone, la qualità della vita. Tutti guardiamo con preoccupazione gli sprechi in campo sanitario. Lo spreco nella spesa sanitaria pubblica ed i costi eccessivi di quella privata sono intollerabili per la coscienza civile. Ed immorali, e per chi crede, sono peccato grave: ledono il diritto alla salute del cittadino. Ed in questo contesto a soffrirne maggiormente sarà la nostra area geograficamente più depressa. A mio avviso, l’ingovernabilità della sanità segna un arretramento pericoloso del nostro livello di progresso e di civiltà. Occorre un’inversione di tendenza. Sulla sanità non si specula».