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Medici sotto tiro, ritardi nel Ddl ospedali


CATANZARO - «C'è un disegno di legge che aspetta di diventare legge, ma quante altre aggressioni agli operatori della sanità si dovranno ancora verificare prima che il percorso si concretizzi?». E’ quanto si chiede il deputato del Movimento 5Stelle e medico chirurgo ortopedico Massimo Misiti, che, in una nota, esprime «disappunto per la lentezza con cui si sta affrontando il problema della sicurezza negli ospedali ed in particolare nei pronto soccorso del nostro Paese" all'indomani dell’aggressione della dottoressa in servizio all'ospedale «San Giovanni di Dio» di Crotone. «Solo per una fatalità e per il provvidenziale e coraggioso intervento di un venditore ambulante maghrebino - continua Misiti - non si è dovuto registrare un omicidio. È intollerabile che un professionista debba rischiare la vita nell'esercizio del proprio dovere. Penso che il Ddl debba seguire un iter diverso. La sanità non può essere solo malasanità, ma ci si deve occupare anche della tutele di medici e di pazienti. Come M5S abbiamo affrontato più volte il tema della sicurezza degli operatori sanitari, e lo abbiamo fatto pure qualche settimana fa con un apposito incontro alla sala 'Tatarella' del Palazzo dei Gruppi parlamentari, con, tra gli altri, il presidente del Collegio italiano dei chirurghi, Filippo La Torre». «Mi domando - conclude Misiti - se dobbiamo attendere che ci scappi un morto, un altro, prima di dare un’accelerata al percorso di trasformazione del Ddl. Spero proprio di no».

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