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Reggio, i servizi di cure domiciliari restano sospesi

REGGIO CALABRIA - Si è svolta, come preannunciato, la riunione convocata dai commissari straordinari dell’Asp di Reggio Calabria con una delegazione degli enti del Terzo settore impegnati nei servizi di cure domiciliari.

L’incontro si è svolto in maniera cordiale, nonostante le problematiche fossero complesse e difficili. Tuttavia, i Commissari non hanno fornito ancora alcuna indicazione circa la possibilità di sbloccare la drammatica fase di stallo (che perdura da gennaio 2019) e proseguire con i servizi.

Essi hanno riferito che, in carenza di atti amministrativi che i precedenti dirigenti Asp non avrebbero assunto, permane la necessità di un approfondimento tecnico interno all’Asp volto alla individuazione delle soluzioni giuridiche nel pieno rispetto della legalità, chiedendo ai convenuti un’ulteriore settimana per ricercare un esito positivo. I Commissari hanno, quindi, escluso l’ipotesi di una proroga al precedente Accordo Quadro, proposta che, invece, era stata avanzata proprio dagli enti del Terzo Settore. La delegazione del Terzo settore nel prendere atto della necessità espressa dall’AsP, ha ribadito che non solo solidarietà e legalità appartengono al Dna del Terzo Settore, bensì anche la giustizia sociale, ed essa include il diritto a poter accedere a servizi di cure essenziali a tutela del diritto alla salute.

Gli enti del Terzo settore hanno quindi ribadito che indipendentemente dalla loro volontà, considerato il perdurare della fase di stallo, tutti i servizi di cure domiciliari restano ancora sospesi, ed hanno invitato i Commissari a dare pronta informazione ai distretti e gli uffici Adi.

Convenendo che la situazione resta delicata nei confronti dei tanti pazienti che in queste settimane si vedono negato un servizio essenziale, e schiarite alcune incomprensioni istituzionali in ordine a quanto avvenuto il giorno precedente, la commissaria Ippolito ha annunciato che l’Asp ha provveduto a mandare avanti la procedura di accreditamento in materia di cure domiciliari degli enti che ne hanno fatto richiesta, invitando la Regione Calabria a voler completare l’iter procedimentale.

Gli enti del Terzo Settore hanno apprezzato questa positiva accelerazione volta a rimettere in moto una procedura che era stata avviata sin dall’estate scorsa ed era rimasta ferma troppo a lungo, ma sono altrettanto consapevoli che tale procedura richiederà, inevitabilmente, ulteriori tempi tecnici.

Proprio rispetto a tale tempistica gli enti del Terzo Settore restano in attesa di sapere che tipo di interventi, seppur transitori, l’Asp abbia intenzione di prendere, nel prioritario interesse di garantire i livelli essenziali di assistenza a tutti gli utenti.

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