La Consulta dei primari di 118 scrive a Cotticelli
CATANZARO- Mario Balzanelli, presidente
della Società italiana Sistema 118, la Consulta dei dirigenti
responsabili delle centrali operative 118, ha scritto al
Commissario della Sanità calabrese, Saverio Cotticelli,
sottolineando «la grave situazione di disagio in cui versa il
Sistema di emergenza territoriale in Calabria».
«Pervengono, di continuo, da parte di tutti gli operatori -
scrive Balzanelli - numerose segnalazioni in merito al rischio
di abbandono in massa dal servizio di Emergenza Territoriale 118
da parte del personale medico, che, stando a quanto mi é stato
confermato più volte, si vedrebbe negare un’indennità concordata
e già riconosciuta a livello regionale da oltre dieci anni. A
questa delicata situazione si aggiunge che il 95% dei medici del
Set 118 calabrese versa tuttora in condizione di permanente
precarietà lavorativa: il 65%, pur essendo già da diversi anni
titolare di rapporto a convenzione a tempo indeterminato,
attende il passaggio alla dipendenza, mentre il 30%, pur in
servizio da diversi anni, sempre con rapporto convenzionale, non
risulta neppure titolare del ruolo».
Balzanelli, nella lettera a Cotticelli, parla di «rischio di
demedicalizzazione 'massivà del servizio 118, che potrebbe
trasformarsi in dato reale, determinando un grave 'vulnus' per
la qualità delle prestazioni sanitarie avanzate potenzialmente
salvavita assicurate alla cittadinanza tutta dal Sistema 118
calabrese. Le condizioni intrinseche di elevata complessità del
servizio di emergenza sanitaria territoriale 118, caratterizzate
da elevate possibilità di andare incontro a scenari specifici di
rischio ambientale e biologico, meritano pienamente il
riconoscimento di specifiche indennità incentivanti a tutti gli
operatori del Sistema, siano essi medici o infermieri o
autisti-soccorritori, secondo modalità e tempistiche che possono
e devono essere opportunamente individuate, intanto, a livello
regionale competente».