Chiaravalle, ritardi sulla Casa della salute
- Uneba Calabria
- 2 apr
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CATANZARO – La Casa della salute di Chiaravalle Centrale è ancora un cantiere, nonostante le promesse. A denunciarlo è il consigliere regionale del Pd Ernesto Alecci. «La Regione più di un anno fa aveva risposto ufficialmente ad una mia interrogazione - dice - fissando la fine dei lavori per febbraio 2025». In realtà le cose stanno diversamente. «Quello che ho trovato - continua Alecci - mi lascia senza parole, ancora devono essere ultimate le fondazioni. Ed intanto l’intero comprensorio deve rivolgersi ad una struttura fatiscente e inadeguata». Secondo un documento ufficiale della Regione Calabria la nuova Casa della Salute di Chiaravalle Centrale avrebbe dovuto essere ultimata entro febbraio 2025, ma ad oggi in quel luogo non sono state ultimate nemmeno le fondazioni della struttura. I tempi per la sua realizzazione si allungano, dunque, a tempo indeterminato. «Ci troviamo di fronte all’ennesima bugia che brucia sulla pelle dei calabresi - attacca il consigliere regionale - un’altra riprova dell’inaffidabilità degli annunci del presiedente Occhiuto e dei referenti di Azienda zero». Alecci prende in prestito quanto scritto dal dipartimento salute della regione. «Una risposta scritta del Dipartimento della Salute datata gennaio 2024 in riferimento ad una mia interrogazione precedente (sollecitata anche dal circolo Pd di Chiaravalle) che chiedeva spiegazioni sui ritardi dei lavori. “In considerazione del superamento delle problematiche si prevede l’imminente avvio delle opere riguardanti l’edificio della Casa della Salute di Chiaravalle la cui ultimazione, da cronoprogramma comunicato all’Asp di Catanzaro, è prevista nel mese di febbraio 2025”. «Parole inequivocabili che però non trovano alcun riscontro nella realtà, perché dopo ben più di un anno da quella risposta, come ho potuto verificare attraverso un sopralluogo, la nuova Casa della Salute di Chiaravalle è ben lontana dalla sua entrata in servizio». Mentre gli abitanti della cittadina e del comprensorio sono costretti a rivolgersi alla “vecchia” Casa della Salute ormai fatiscente e inadeguata. «Solo il grande impegno dei medici e del personale sanitario presente riesce, infatti, a garantire una buona qualità nelle prestazioni erogate. Periodicamente assistiamo a spot mediatici su nuovi servizi, nuovi reparti, nuovi progetti, ma i risultati concreti sono sotto gli occhi di tutti: approssimazione, mancanza di programmazione, strutture datate e strumentazioni malfunzionanti, medicina territoriale e servizi di emergenza-urgenza in frantumi, migrazione sanitaria in aumento». L’attacco di Alecci è tutto nei confronti del presidente-commissario. «Il reality show magistralmente orchestrato su media e social network dalla governance regionale crolla di fronte ai casi come quelli di Chiaravalle e quelli che certamente avremo modo di evidenziare, purtroppo per noi calabresi, nelle prossime settimane attraverso una minuziosa attività direttamente sui territori». «Situazioni come queste - conclude il consigliere regionale del Pd - dimostrano l’immobilismo atavico in cui ha versato e versa la sanità nella nostra regione. Con la nomina a Commissario per l’emergenza del sistema ospedaliero, il presidente Occhiuto ha ottenuto i “superpoteri”, ora non ci saranno più alibi o scuse».
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