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Lamezia, Emodinamica completata due anni fa e mai entrata in funzione

  • Immagine del redattore: Uneba Calabria
    Uneba Calabria
  • 9 set
  • Tempo di lettura: 2 min

Raffaele Mammoliti
Raffaele Mammoliti

LAMEZIA TERME - Dopo essere stata completata a marzo del 2023 per un investimento di 2 milioni di euro, l’apertura della nuova sala di elettrofisiologia ed emodinamica del reparto di Cardiologia dell'ospedale di Lamezia Terme resta una chimera. Sono infatti continui i rinvii per la sua attivazione. A febbraio 2025 la “promessa” del commissario dell’Asp di Catanzaro, generale Antonio Battistini: assunzione di un perfusionista e imminente assunzione di un secondo e l'avvio del nuovo servizio di elettrofisiologia e per l'emodinamica. L’Asp di Catanzaro ha inoltrato tutto alla Regione Calabria da cui dipende l'autorizzazione. La “promessa” di febbraio 2025 seguiva quella di settembre del 2024 quando, sempre il commissario straordinario dell’Asp di Catanzaro aveva annunciato la partenza a Lamezia Terme dell’Emodinamica per fine settembre 2024, attraverso l’assunzione di due perfusionisti e di nuovi cardiologi. Siamo a settembre 2025 ma ancora nulla di tutto questo, se non l’ennesimo rinvio. L’ultima ed ennesima “promessa”, infatti, risale a un mese fa quando il commissario dell’Asp ha fatto sapere che l'inaugurazione è attualmente prevista, questa volta, entro la fine dell'anno in corso. Eppure la Regione Calabria ha già inserito Lamezia Terme nella organizzazione della rete ospedaliera regionale (integrazione Dca 64/2016) che prevede per l’ospedale Giovanni Paolo II la collocazione e il potenziamento delle attività cardiologiche con l’implementazione dell’attività di elettrofisiologia di Emodinamica. «Tutto ciò – spiega il consigliere regionale uscende del Pd Raffaele Mammoliti - dimostra che i poteri straordinari e rafforzati del commissario presidente non sono serviti a superare ritardi e criticità che restano inaccettabili e provocano ricadute negative in termini di erogazioni di prestazioni e servizi per le persone e per interi territori. Ci attiveremo per superare gestioni lontane dalla vita reale dei cittadini e dalle condizioni di lavoro degli operatori. La sanità è un diritto e sono molto fiducioso che con il prossimo governo di centro sinistra restituiremo dignità e sicurezza al sistema sanitario lametino e calabrese».

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