Spoke di Corigliano Rossano, passi in avanti
CORIGLIANO ROSSANO - «Dalle denunce, forti, ai primi risultati che rappresentano un passo in avanti nella lotta alla carenza di personale nell’ospedale spoke di Corigliano Rossano». Lo afferma, in una nota, il capogruppo del Movimento 5 Stelle nel Consiglio regionale, Davide Tavernise. «Il 25 marzo scorso - aggiunge - ho denunciato, attraverso un’interrogazione, e a mezzo stampa, la drammatica carenza di personale all’interno del pronto soccorso dello spoke Corigliano Rossano. Una carenza tanto grave da ripercuotersi finanche sullo stato di salute del personale in servizio. Oggi i primi risultati, per cui ringrazio il commissario straordinario dell’Asp di Cosenza, Antonio Graziano, per l’ascolto e il lavoro svolto sino ad ora. Nel nosocomio, tra il 16 settembre e il primo ottobre prossimi, verranno assunti sette nuovi infermieri, di cui cinque nel pronto soccorso, uno in cardiologia ed uno in oncologia. Un’assunzione specializzata, quella in oncologia, destinata esclusivamente alle cure chemioterapiche e nello specifico all’installazione del catetere venoso. Un’assunzione che risponde, seppur in parte, alla recente denuncia di un paziente, costretto come molti a doversi rivolgere ad altri ospedali della provincia per la chemioterapia. Ed ancora, per il pronto soccorso di Rossano verrà ampliata e resa più confortevole la sala triage. La stessa struttura, in risposta ai gravi episodi dei mesi scorsi di violenza ai danni del personale sanitario, verrà dotata di videosorveglianza». «Sono passi in avanti - dice ancora Tavernise - verso una sanità pubblica più efficiente, che coinvolgono però anche le altre strutture ricadenti nell’Asp di Cosenza. Sono, infatti, in fase di assunzione i nuovi infermieri destinati all’assistenza domiciliare integrata. Attività, questa, svolta finora dagli infermieri ospedalieri, cui veniva corrisposto lo straordinario che all’Asp costava circa un milione e duecentomila euro. La strada verso una sanità pubblica che risponde con dignità ai bisogni dei cittadini è ancora molto lunga, ma certo, rispetto all’immobilismo del passato, si muovono timidi passi».
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