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Vibo, appello a Occhiuto per la nomina di un manager

  • Immagine del redattore: Uneba Calabria
    Uneba Calabria
  • 1 giorno fa
  • Tempo di lettura: 2 min
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VIBO VALENTIA - «È tempo di un cambio di rotta nella sanità vibonese». È questo l’appello che l’associazione civica “Ali di Vibonesità” rivolge al presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, invitandolo a nominare un assessore e un direttore generale dell’Asp di Vibo Valentia espressione del territorio, per garantire risposte rapide ed efficaci a cittadini e operatori sanitari. In una nota l’associazione sottolinea come la città e l’intero comprensorio stiano pagando il prezzo dell’isolamento politico e delle scelte centralistiche che negli ultimi anni hanno lasciato la sanità locale in grave sofferenza. Strutture ospedaliere carenti, reparti a rischio chiusura, turni saltati e personale ridotto al minimo sono solo alcuni dei sintomi di una crisi profonda. «Per tutto può essere richiesto un sacrificio – scrive l’associazione – ma non per la sanità. La salute dei cittadini è un diritto costituzionale che non può più essere sacrificato sull’altare di errori di gestione e ritardi burocratici». La riflessione dell’associazione parte dalle ultime elezioni regionali, che hanno drasticamente ridotto la rappresentanza politica vibonesi a Palazzo Campanella. «Solo un ritorno significativo, quello del consigliere Vito Pitaro, emerge come elemento positivo – evidenzia “Ali di Vibonesità” – ma serve una presa di responsabilità collettiva e un impegno concreto per riportare la fiducia tra cittadini e politica».Al centro della richiesta, spiegano i promotori, c’è la certezza di affidare la gestione dell’Asp a un manager radicato nel territorio, capace di conoscere a fondo criticità, fabbisogni e potenzialità della comunità. Un dirigente locale, sottolineano, ridurrebbe tempi di risposta e inefficienze e permetterebbe di superare una gestione finora “esterna e lontana dai problemi reali”.«Non si può più aspettare – continua la nota – né accettare il ripetersi di errori che hanno ridotto la sanità a un settore fragile e vulnerabile. Servono risorse, programmazione e decisioni immediate. L’emergenza non è più rimandabile». L’associazione chiede anche un dialogo costante tra politica regionale e amministrazioni locali, per costruire un fronte unitario in grado di affrontare i problemi strutturali e di tutelare il diritto alla salute dei cittadini vibonesi. Infine, “Ali di Vibonesità” sottolinea che la sanità non è solo un settore tecnico: «È la spina dorsale del benessere della comunità – concludono –. Un presidio efficiente significa sicurezza, dignità e fiducia per tutti. Affidare la guida dell’Asp a chi conosce il territorio non è un privilegio, ma una necessità urgente».  

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