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Commissari, le Regioni chiedono la revisione della norma

  • Immagine del redattore: Uneba Calabria
    Uneba Calabria
  • 14 dic 2018
  • Tempo di lettura: 1 min

ROMA - «Il governo ha presentato un emendamento al decreto fiscale nel quale ha inserito la incompatibilità tra la figura del presidente della Regione e la figura del commissario ad acta per la sanità, in quelle regioni dove si è in piano di rientro da disavanzo sanitario. Sulla base di un documento presentato dalla Regione Campania, condiviso all'unanimità da tutte le regioni, si è convenuto di rappresentare al governo la non opportunità di approvare questa norma e di rinviare il tutto al Patto per la Salute che verrà sottoscritto entro il 31 marzo 2019, perché quella è la sede naturale per discutere delle questioni inerenti anche i piani di rientro». Lo ha annunciato il presidente della Regione Molise Donato Toma a margine dei lavori della Conferenza delle Regioni. «Più in generale - ha aggiunto il governatore - le Regioni hanno posto il problema che non si paventasse l’incompatibilità tra queste due figure laddove il trend di rientro del disavanzo sanitario fosse in netto miglioramento e anche positivo. Allo stesso modo per quelle amministrazioni che avessero un bilancio sanitario in attivo da almeno 5 anni. Invece questo tema è stato oggetto di una delibera del Consiglio dei Ministri con la quale ha nominato un commissario ad acta diverso dal presidente della Regione. Per questo motivo io - ha concluso Toma - in qualità di presidente della Regione sto valutando l’ipotesi di fare ricorso in sede Costituzionale».

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