Dulbecco, interrogativi posti da Aned sulla gestione dei pazienti nefropatici
- Uneba Calabria
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CATANZARO – L’Associazione Nazionale Emodializzati (Aned) solleva perplessità riguardo il nuovo atto aziendale dell’Azienda ospedaliera universitaria “Renato Dulbecco” di Catanzaro, definendolo «inaccettabile» per le conseguenze che potrebbe avere sulla gestione dei pazienti nefropatici nella regione. Al centro della contestazione, la decisione di ridurre i posti letto di nefrologia al presidio ospedaliero “Pugliese” da sedici a quattordici. L’Associazione sottolinea come la domanda di cure per malattie renali sia invece in costante crescita. Resta invariato, invece, il numero di postazioni tecniche per la dialisi, quindici, ma «di fatto i pazienti trattati sono 18 per turno più gli acuti, gestiti con invariato personale e in spazi più compressi». Non va meglio al Mater Domini, dove «ci risulta il permanere di grave carenza d’organico nefrologico», una condizione che complica ulteriormente la risposta sanitaria al crescente bisogno di cure nefrologiche. L’associazione rivolge quindi due domande ai vertici della sanità calabrese. Al commissario Carbone, Aned ricorda che, pur in un contesto di calo demografico, «i malati nefropatici sono in continuo aumento nel mondo, in Italia e in Calabria». Citando dati Aned, si osserva che «nel 2015 la prevalenza dializzati era pari a 731 per milione di popolazione, oggi è 840». Di fronte a questo scenario, l’associazione critica la riduzione dei posti letto, sostenendo che «bisogna correre ai ripari implementando i posti di nefrologia per potenziare la prevenzione della Mrc e gli spazi per nuovi posti di dialisi. Cioè l’opposto di quanto sta facendo». Il secondo interrogativo è rivolto al commissario ad acta, Roberto Occhiuto. «Nel 2023, ha decretato una rete nefrodialitica con 16 posti letto al Pugliese, considerato già numero critico. Perché ora ha approvato l’Atto della Dulbecco con la sottrazione di due posti letto di nefrologia? Perché alla Carbone consente di contravvenire quanto decretato nel 2023 e in controtendenza alla buona pratica?». Altro elemento di preoccupazione riguarda il calo dei trapianti in Calabria: «Per impedire un aumento crescente di dializzati bisogna pure aumentare i trapianti d’organo che in Calabria ad oggi sono crollati: solo 2 rispetto ai 10 dell’aprile 2024. Siamo a -80%, secondo i dati del Centro nazionale». Infine, Aned risponde anche ad alcune reazioni che sarebbero arrivate in merito alle denunce pubbliche: «Aned non ci sta e rigetta minacce legali per le denunce di carenze alla Dulbecco che qualificano ampiamente chi le ha rese. A noi tali minacce fanno onore. Denunciare è la nostra missione. È quanto ci è stato sollecitato e anche ringraziato il 18 marzo dalla onorevole Petrarca alla Camera dei Deputati». Conclude il comunicato: «La Carbone per noi è solo temporaneo commissario Dulbecco, non proprietaria, mentre i pazienti nefropatici sono l’anima di Aned, ora e sempre».
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