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Ospedale di Praia a Mare, il Comitato denuncia ritardi della Regione

  • Immagine del redattore: Uneba Calabria
    Uneba Calabria
  • 2 giorni fa
  • Tempo di lettura: 1 min

 

Roberto Occhiuto
Roberto Occhiuto

PRAIA A MARE – «Dove sono questi risultati, soprattutto per l’ospedale di Praia a Mare? – scrivono – Un ospedale chiuso e riaperto solo a metà, privo dei Lea (livelli essenziali di assistenza). Strutture insufficienti, reparti mancanti, personale ridotto all’osso». La denuncia del comitato “Praia come ti vorrei” riguarda la gestione del presidente della Regione Roberto Occhiuto che si ricandida e in particolare la gestione delle emergenze tempo-dipendenti: «Un presidio che non può gestire infarti, ictus, emorragie interne o una semplice peritonite, dove quei 30 minuti che fanno la differenza tra la vita e la morte si perdono senza una sala operatoria attrezzata». Secondo i promotori della mobilitazione, se davvero in questi quattro anni «si fosse fatto più che in quaranta», Praia a Mare oggi dovrebbe rappresentare un modello di ospedale di frontiera, «al servizio non solo della Calabria, ma anche della Basilicata e della Campania». Invece – denunciano ancora – «siamo qui a parlare delle stesse carenze di sempre, con cittadini costretti ai viaggi della speranza o, peggio, a rinunciare alle cure e troppe volte, purtroppo, a morire». Un atto di accusa diretto che si conclude con un invito alla politica: «Come comunità dell’Alto Tirreno non possiamo riconoscerci in quello slogan. Perché i numeri, le frasi fatte e gli spot valgono poco davanti alla realtà: un territorio che continua a sentirsi dimenticato e abbandonato sul tema più importante di tutti, la vita e la salute delle persone. Il diritto alla salute non ha colore politico».

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