Tirreno cosentino, Idm chiede un Ospedale Unico
- Uneba Calabria
- 2 giorni fa
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SCALEA - Annalisa Alfano, segretaria provinciale di Italia del Meridione, assessore al Comune di Scalea, interviene con decisione a sostegno di Alfonso Truscelli, responsabile dell’Unità operativa di Gastroenterologia dell’ospedale di Praia a Mare. «La realizzazione dell’Ospedale unico del Tirreno cosentino rappresenta oggi l’unica strada seria, concreta e credibile per restituire dignità ed efficienza alla sanità del territorio», ha dichiarato Alfano, ribadendo con forza la posizione espressa dal medico. Il segretario provinciale di IdM non ha nascosto la propria preoccupazione per l’attuale organizzazione dei servizi sanitari sul territorio. «È inaccettabile che reparti vitali vengano divisi tra più presidi — chirurgia a Paola, rianimazione a Cetraro — con il risultato di compromettere la tempestività delle cure e l’efficacia dei trattamenti”, ha sottolineato. Per Alfano, la responsabilità ricade sulla politica: “La politica, tutta, senza eccezioni né alibi, deve avere il coraggio di compiere una scelta definitiva e responsabile”. Secondo Italia del Meridione, la sanità calabrese sconta da anni “uno scollamento profondo tra i palazzi decisionali e la vita reale dei cittadini”. Medici, infermieri e operatori sanitari, afferma Alfano, vengono spesso trasformati in “capri espiatori di un sistema che mostra tutte le sue fragilità sul piano organizzativo e gestionale. È su queste responsabilità che bisogna intervenire, liberando energie e professionalità che in Calabria non mancano, ma che da troppo tempo vengono mortificate», ha aggiunto. Il progetto dell’Ospedale Unico del Tirreno viene indicato come la soluzione non solo alle carenze attuali, ma come un investimento di lungo respiro. «Per Italia del Meridione è giunto il momento di un atto di coraggio e di verità: unire le forze, abbattere i campanilismi e dotare il Tirreno cosentino di un’unica struttura moderna, tecnologicamente avanzata, capace di garantire cure sicure, tempestive ed eguali per tutti», ha spiegato Alfano. Non solo un’opera sanitaria, dunque, ma «un patto di giustizia e dignità con i cittadini».
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